Controlli diagnostici e prescrizione farmaci. Rino Ferrari: “Migliorare i percorsi ospedalieri, più personale medico”

Claudia Marchetti

Controlli diagnostici e prescrizione farmaci. Rino Ferrari: “Migliorare i percorsi ospedalieri, più personale medico”

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giovedì 11 Febbraio 2016 - 16:03

“Appropriatezza prescrittiva negli accertamenti diagnostici e disposizioni per la prescrizione dei farmaci”. Medici ospedalieri e di medicina generale si sono riuniti nella sala conferenze dell’Ordine dei Medici di Trapani per fare il punto sulle recenti disposizioni nazionali e regionali che dettano nuove regole per la prescrizione di esami e farmaci. Nel corso dell’incontro, promosso dalla Commissione “Integrazione ospedale-territorio” presieduta da Paolo Buffa, sono state illustrate le nuove regole prescrittive per i medici che operano nel sistema sanitario nazionale. A introdurre i lavori il presidente dell’Ordine, Rino Ferrari, che ha illustrato le modalità per una corretta applicazione dei decreti e per non incorrere in sanzioni in caso di inadempienze. “Auspichiamo – ha detto il professionista marsalese – maggiore sintonia fra medici ospedalieri e di medicina generale con l’obiettivo di migliorare i percorsi assistenziali dei pazienti nel rispetto delle normative che impongono maggiori contrazioni delle risorse disponibili e minore libertà per la classe medica nell’esercizio della professione”. A relazionare sulla compilazione del ricettario del sistema sanitario nazionale e della ricetta dematerializzata sono stati, invece, i medici Delia Gervasi, Andrea Crapanzano e il vice presidente dell’Ordine Vito Barraco. L’incontro è stata anche occasione per discutere dei problemi organizzativi legati alla carenza di risorse umane negli ospedali del territorio. Per l’Ordine dei medici, infatti, “… nei reparti ospedalieri c’è carenza numerica di personale medico e di risorse strumentali”. Analoga situazione anche nella pianta organica dei farmacisti ospedalieri, “… non adeguata a garantire la fornitura dei farmaci ai pazienti dimessi dai presidi ospedalieri con il sistema del primo ciclo terapeutico”.

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