Corruzione e traffico illecito di rifiuti: conclusa la deposizione del luogotenente D’Angelo

redazione

Corruzione e traffico illecito di rifiuti: conclusa la deposizione del luogotenente D’Angelo

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martedì 25 Ottobre 2016 - 06:35

Si è conclusa ieri la deposizione del luogotenente dei carabinieri D’Angelo nell’ambito del processo scaturito dall’indagine Dda di Palermo sul sistema, secondo l’accusa “illegale”, di raccolta e smaltimento dei rifiuti gestito dall’Ato Tp1. Attualmente in servizio presso il Noe di Roma, dopo aver risposto alle domande del pm Manzella, il militare è stato sottoposto al controesame della difesa degli imputati Salvatore Alestra e Orazio Colimberti, nel corso del procedimento presieduto dal giudice Sergio Gulotta. D’Angelo è tornato a soffermarsi sulle indagini che hanno portato alla formulazione del capo di imputazione, confermando la sostanza del suo operato. Il processo è stato rinviato al prossimo 12 dicembre, quando saranno ascoltati i testi dell’avvocato di parte civile Luigi Cassata, che in questo processo rappresenta il Comune di Marsala e l’Ato Tp 1 “Terra dei Fenici”. Nell’occasione saranno sentiti il dirigente di uno dei settori dell’amministrazione lilybetana e un dirigente amministrativo della società d’ambito. Qualora venissero confermate le ipotesi accusatorie, il Comune e l’Ato dovranno essere risarcite sulla base del danno subito per il disservizio che l’ex direttore dell’Ato Tp1 Salvatore Alestra e l’ex direttore dell’area Sud di Aimeri Ambiente Orazio Colimberti avrebbero causato con i loro comportamenti (entrambi accusati di corruzione). In particolare, ad Alestra viene contestata la mancata o parziale applicazione ad Aimeri Ambiente delle dovute penali, in cambio di favori.

Parte civile anche i Comuni di Erice e Paceco rappresentati dagli avvocati Enzo Rando e Vincenzo Maltese e il Movimento difesa del cittadino (legale Peppe Gandolfo). A difendere gli imputati sono Massimo Mattozzi, Diego e Massimiliano Tranchida, Vito Agosta, Valentina Castellucci, Giuseppe Cavasino e Paolo Paladino.

Le indagini che hanno dato vita a questo processo hanno coinvolto anche il capo impianto del cantiere Aimeri di Trapani, Salvatore Reina; Michele Foderà, amministratore di fatto della “Sicilfert” di Marsala; Pietro Foderà, socio e responsabile dei conferimenti nella Sicilfert; Caterina Foderà, responsabile amministrativo della stessa società. Per loro il capo di imputazione è “traffico illecito di rifiuti”.

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