Alla fine Rosario Crocetta è stato di parola. E la composizione del suo nuovo governo regionale è stata svelata proprio ieri sera, come annunciato la scorsa settimana. Se non è stato radicale, come chiedevano gli alleati, il rimpasto è stato quantomeno sostanzioso. Della precedente compagine assessoriale restano in carica solo Lucia Borsellino (alla sanità) e Linda Vancheri (alle attività produttive). Finiscono fuori, tra gli altri, la contestata Nelli Scilabra, Michela Stancheris e Salvatore Calleri, l’ormai ex assessore all’energia che era stato acclamato alla kermesse della Leopolda per il suo impegno antimafia. Le novità sono invece rappresentate da Alessandro Boccei, Vania Contraffatto, Antonio Purpura, Cleo Li Calzi, Sebastiano Bruno Caruso (tutti di area Pd) Maurizio Croce (Pdr), Nino Caleca (Articolo 4), Marcella Castronovo e Giovanni Battista Pizzo (Udc). A completare il quadro il ritorno di Mariella Lo Bello, dell’area del Megafono.
“Si tratta di una giunta di alto profilo – ha commentato Crocetta – che ha il gradimento dei partiti e del presidente, che consente di rilanciare il grande lavoro di riforme e cambiamento della Sicilia, in un quadro di condivisione con i partiti e i gruppi parlamentari”.
In realtà, qualche segnale di dissenso è già arrivato da parte di Articolo 4, con la componente di Sammartino che non ha condiviso la scelta di Caleca e ha provato fino alla fine a chiedere un secondo assessore, fino a minacciare la scissione all’interno del movimento fondato dall’ex presidente Lino Leanza. Mentre nel Pd pare siano stati soddisfatti gli appetiti e le aspirazioni di tutte le componenti.
L’insediamento avverrà immediatamente dopo l’acquisizione delle dichiarazioni di incompatibilità, la verifica sulle inconferibilità e dei carichi pendenti. Il presidente presenterà la nuova squadra al completo nel corso di una conferenza stampa che si svolgerà giovedì mattina.
