I “pellegrini” di Cuffaro rinviati a giudizio per falso

redazione

I “pellegrini” di Cuffaro rinviati a giudizio per falso

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mercoledì 28 Giugno 2017 - 12:23

I “pellegrinaggi” all’ex presidente della Regione Totò Cuffaro in carcere costano cari a 28 esponenti della politica o del mondo imprenditoriale siciliano, rinviati a giudizio dal gup di Roma Livio Sabatini, che ha accolto la richiesta del pm Barbara Zuin. I soggetti in questione sono accusati di falso per le visite fatte nel carcere di Rebibbia all’ex presidente della Regione siciliana Salvatore Cuffaro. Gli indagati avrebbero fatto entrare a Rebibbia persone che non ne avrebbero avuto titolo.

Andranno a giudizio personaggi che, a vario titolo, rappresentano parte della mappa del potere siciliano negli anni del “cuffarismo”: l’ex ministro Calogero Mannino, gli ex senatori Vladimiro Crisafulli e Pino Firrarello, gli ex deputati Renato Farina e Pippo Scalia, l’ex sottosegretario Antonio Buonfiglio, Pippo Gianni, Cataldo Salerno, Sebastiano Sanzarello, Nunzio Cappadona, Anna Bonfrisco, Filippo Maria Antonio Bucalo, Giuseppe Castania, Maria Giuseppa Castiglione (ex senatrice Udc di San Vito lo Capo, subentrata proprio a Cuffaro il 22 gennaio 2011, dopo la condanna per favoreggiamento aggravato dell’ex presidente), Stefano Ciccardini, Salvatore Cuffaro (cugino omonimo dell’ex governatore), Giuseppe Di Carlo, Francesco Di Chiara, Alessandro di Paolo, Davide Durante (ex presidente di Confindustria Trapani), Cosimo Izzo, Gaetano Mancuso, Antonio Marino, Salvatore Rinaldi, Giuseppe Ruvolo, Antonina Saitta, Calogero Gian Maria Sparma, Attilio Tripodi

La scorsa settimana erano state archiviate le posizioni di altri cinque politici siciliani: Simona Vicari, Antonello Antinoro, Nino Dina, Saverio Romano e Salvo Fleres.

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