Denunciati per frode due procuratori farmaceutici e un dirigente medico dell’Asp

Audrey Vitale

Denunciati per frode due procuratori farmaceutici e un dirigente medico dell’Asp

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martedì 28 Aprile 2015 - 16:20

Due procuratori farmaceutici e un medico dell’Asp sono stati denunciati per truffa aggravata nell’ambito di un’attività investigativa condotta dalla Guardia di Finanza di Trapani

I militari della Guardia di Finanza, a seguito di complesse indagini coordinate dalla Procura della Repubblica di Trapani, hanno scoperto gravi irregolarità a danno dell’Asp di Trapani, nelle procedure della gara d’appalto, per un importo a base d’asta di Euro 216.000,00, per la fornitura di apparecchiature per la diagnostica di laboratorio speditiva.

In particolare, i finanzieri della tenenza di Alcamo hanno accertato che due procuratori di una nota multinazionale operante nel settore delle apparecchiature mediche sono riusciti ad aggiudicarsi la gara d’appalto, attestando falsamente la presenza, nelle apparecchiature, di una specifica caratteristica tecnica. Un’irregolarità che è costata ai due fornitori una denuncia per il reato di frode nelle pubbliche forniture. La condotta illecita avrebbe infatti causato un danno erariale, relativo ai maggiori e inutili costi sostenuti dall’Asp di Trapani, per oltre 750 mila euro, che è stato segnalato anche alla Procura Regionale della Corte dei Conti di Palermo, per il successivo recupero in capo ai responsabili.

Nell’ambito della stessa attività investigativa, i militari operanti hanno accertato, inoltre, che un dirigente medico in servizio all’Asp di Trapani, attestava falsamente, richiedendone il contestuale pagamento, l’esecuzione di turni di servizio di «pronta disponibilità», nonostante fosse assente per ferie, per la frequenza di corsi di aggiornamento, e missioni.

La stessa Azienda Sanitaria non aveva provveduto a liquidare le indennità richieste e che, pertanto, il Dirigente medico veniva denunciato per tentata truffa ai danni del Servizio Sanitario Nazionale.

Nei confronti dei tre indagati, la Procura della Repubblica di Trapani ha emesso “avviso conclusione indagini” per il reato di “truffa aggravata”.

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