Differenziata a Marsala, parla il dirigente Cocina: “Il 53% raggiunto sia da esempio per le grandi città”

Vincenzo Figlioli

Differenziata a Marsala, parla il dirigente Cocina: “Il 53% raggiunto sia da esempio per le grandi città”

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sabato 11 Marzo 2017 - 07:50

Ieri, al Complesso monumentale San Pietro, Marsala ha ricevuto il premio assegnato dalla Regione per la percentuale raggiunta nel riciclo del vetro. Tra i presenti all’iniziativa, anche il dirigente regionale Salvatore Cocina, che ha avuto modo di soffermarsi sui dati riguardanti la raccolta differenziata in Sicilia.

Come si inserisce Marsala all’interno del contesto siciliano?

Palermo, Catania, Messina e Siracusa, che sono le quattro città più grandi della Sicilia, hanno una percentuale di differenziata del 10%. Marsala, che per popolazione è la quinta, raggiunge il 53%. Un dato che ci permette di dimostrare che anche nelle grandi città si può fare la differenziata.

Come spiega questo dato?

Marsala ha introdotto da anni il “porta a porta”, che è l’unico sistema serio, al contrario di quello con i cassonetti. Inoltre quest’anno l’amministrazione ha esteso il “porta a porta” ad altre zone del territorio, ha coinvolto le associazioni di volontariato ed ha portato avanti azioni di comunicazione e interventi sanzionatori. Con il nuovo bando e l’introduzione della tariffa puntuale, la situazione non potrà che migliorare. Marsala per noi è un esempio da seguire e che illustriamo a tutti i sindaci.

Sono stati gli interessi nel settore a condizionare le scelte della maggior parte dei Comuni siciliani?

Il sistema attuale è rimasto bloccato sul conferimento in discarica, un affare da 240 milioni di euro l’anno. Per passare al “porta a porta” occorre cambiare sistema di affidamento degli appalti. Ma per molti è stato difficile farlo. Abbiamo riscontrato interessi, proroghe ingiustificate alle stesse imprese che garantivano il servizio senza fare il “porta a porta”. Casi che, naturalmente, sono stati segnalati all’autorità anticorruzione.

Cosa resta da fare a questo punto?

Dobbiamo distinguere due fasi. All’inizio, la percentuale di differenziata dipende dalle azioni delle amministrazioni comunali. Nella seconda fase, dipende dai cittadini, dalla loro responsabilità, dal loro senso civico. Solo così si può riuscire ad innalzare ulteriormente il dato della differenziata. In generale, comunque, siamo ottimisti per tutta la Sicilia. L’ordinanza dello scorso giugno del Presidente Crocetta ha portato a una crescita del dato regionale che è passato dal 12,8% del 2015 al 16% del 2016, con punte del 20% nei mesi di novembre e dicembre. Ci sarà comunque anche da affrontare altre criticità, come quelle riguardanti le difficoltà a individuare impianti per il trattamento dell’umido.

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