Dopo le 11 di mattina i computer dell’Inam non assicurano il servizio ticket

Gaspare De Blasi

Dopo le 11 di mattina i computer dell’Inam non assicurano il servizio ticket

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lunedì 03 Novembre 2014 - 17:41

Una mattina all’Asp di piazza Francesco Pizzo a cercare di prenotare una visita. Tutto sembra normale, gli utenti si preparano a fare la fila e in attesa del proprio turno prendono il fatidico numeretto. Fin qui tutto di italianamente normale. Quello che non è normale è l’avviso affisso sulla vetrata centrale e ripetuto più volte in quelle attigue. Ve lo sintetizziamo riproponendolo nella foto che abbiamo scattato ieri mattina nei locali dell’ex Inam. In sostanza dato che il sistema operativo è lento, fino alle 11 si può essere quasi certi di avere “udienza” dai lavoratori dello sportello. Dopo quell’orario è tutto un’incognita e badate bene non si tratta di un computer rotto (capita…). Ma di un computer lento (?).
Ci siamo informati e tra reticenze e silenzi abbiamo appurato che il cartello con relative conseguenze sta lì da alcuni giorni. Non si capisce perché non si è provveduto da parte di chi è competente a “velocizzare” la rete. Una fila che di solito dura circa un quarto d’ora ieri (e nei giorni precedenti), costringeva gli utenti ad aspettare per circa un ora. Poi ci sono quelli che sono arrivati, visto che non sapevano della lentezza dei computer di piazza Inam, dopo le ore undici. Magari hanno preso un permesso in ufficio o si sono organizzati la giornata in funzione del “passaggio” all’Asp. Poi, se sono stati fortunati, hanno trovato parcheggio nelle vicinanze  e magari si sono muniti di park card spendendo il loro denaro per concludere nulla, visto che il “totem” della distribuzione rimane aperto fino alle ore 11.
A proposito della parola totem che fa bella mostra di sè nel cartello, in questo caso lessicalmente è giusta ed appropriata. Un nostro lettore presente nella sala ce ne ha chiesto il significato. Ora noi non essendo in grado di abbinarlo alla macchinetta della distribuzione dei numeretti, abbiamo pensato a quello che da bambini vedevamo nei film dove c’erano gli indiani. Naturalmente non abbiamo dato questa risposta, ci siamo informati tramite internet e abbiamo capito di cosa si tratta. Ma è possibile che si complichi la vita agli utenti che si trovano lì, vale la pena ricordarlo, per questioni di salute: la loro o quella dei propri cari? Nel fine settimana non era possibile riparare il sistema? Quando il dirigente dell’Asp di Trapani, Fabrizio De Nicola, si è incontrato con il Commissario straordinario del comune, Giovanni Bologna, avranno parlato della lentezza dei computer o hanno fatto la foto di rito da distribuire ai giornali soltanto per potere per affermare che tutti i  problemi sono in via di risoluzione? Aspettiamo e speriamo davanti al totem

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