Due anni e due mesi di condanna per un pescatore marsalese

Gaspare De Blasi

Due anni e due mesi di condanna per un pescatore marsalese

Condividi su:

venerdì 20 Novembre 2015 - 09:46

E’ stato condannato a due anni e due mesi di carcere, senza l’applicazione della sospensione condizionale, il marsalese Vincenzo Bilardello di 30 anni. La pena è stata comminata dal giudice monocratico Riccardo Alcamo che ha riconosciuto l’imputato colpevole di mancato soccorso in mare. Vincenzo Bilardello è uno dei tre pescatori marsalesi che era finito alla sbarra per il decesso di Lofti Tumia, cittadino extracomunitario di 20 anni. Quest’ultimo era annegato nel mare antistante il comune di Marsala. Vincenzo Bilardello è stato anche condannato al pagamento di un risarcimento di 120 mila euro ai familiari della vittima, che, assistiti dal legale del foro di Marsala, Erino Lombardo, si erano costituiti parte civile. Sotto processo erano anche Giuseppe Bilardello, di 54 anni e Antonio Bilardello, anch’egli di 54 anni. Giuseppe e Antonio Bilardello sono fratelli gemelli. Il primo è stato condannato a 500 euro di multa per aver fatto pilotare una imbarcazione (“Piccola Maria”) sulla quale era Lofti Tumia al figlio Vincenzo chè è risultato essere non in possesso di patente nautica adatta a quel tipo di natante. L’episodio che ha portato all’annegamento risale al 26 luglio del 2011. Su un’altra piccola imbarcazione c’era Giuseppe Bilardello e su una terza Antonio Bilardello. Quest’ultimo, difeso dall’avvocato Alessandro Casano, è stato assolto. Su quest’ultima imbarcazione c’era anche un cugino di Lofti Tumia, che nel corso del processo ha dichiarato: “Di solito, l’ordine dato a chi era imbarcato irregolarmente era di gettarsi in mare se nelle vicinanze stava arrivando una motovedetta della Guardia Costiera o di altre forze di polizia”. Tumia finì in acqua quando in zona fu avvistato un gommone della Guardia Costiera. Il giovane, non sapendo nuotare (“Ma ai Bilardello – dice l’avvocato difensore Salvatore Errera – lui aveva detto che sapeva nuotare”), si trovò subito in difficoltà. Uno dei pescatori si gettò, poi, in mare per tentare di salvarlo, ma non vi riuscì. Le tre imbarcazioni erano impegnate in una battuta di pesca.

Condividi su: