Emodinamica: eseguito un nuovo intervento al S.Antonio in collaborazione con l’equipe di Marsala

Audrey Vitale

Emodinamica: eseguito un nuovo intervento al S.Antonio in collaborazione con l’equipe di Marsala

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venerdì 24 Aprile 2015 - 14:58

Un nuovo tipo di intervento di impianto di endoprotesi aortica è stato eseguito dal  reparto di Emodinamica dell’Ospedale S. Antonio Abate di Trapani, in collaborazione con l’equipe della chirurgia vascolare del nosocomio di Marsala.

E’ l’ultima delle procedure medico-chirurgiche  introdotte dal primario del reparto di Emodinamica Arian Frasheri, da quando quasi dieci anni fa è arrivato nel nosocomio trapanese.

Intervento“Si tratta – spiega Frasheri – di una nuova procedura di impianto di una endoprotesi, cioè la riparazione endovascolare dell’aneurisma, una forma di trattamento per l’aneurisma aortico meno invasiva rispetto alla chirurgia tradizionale a cielo aperto. Questa tecnica si basa sull’impianto di una protesi endovascolare per rinforzare la parete aortica ed evitare la rottura dell’area lesionata. Con questa tecnica la protesi viene posizionata all’interno dell’aneurisma senza rimuovere tessuto dall’aorta, senza bisogno di praticare incisioni chirurgiche e senza anestesia generale”.

Al S. Antonio si è anche in grado di intervenire sull’infarto miocardico acuto con i “palloncini” entro 30 minuti. E i numeri sono lì a dimostrarlo: in 10 anni  effettuate circa 14 mila procedure, e la mortalità per l’infarto acuto si è dimezzata, nonostante arrivino pazienti da tutta la provincia.

“Certamente l’emodinamica trapanese è un eccellenza di questa Azienda sanitaria – conferma il direttore generale dell’ASP Fabrizio De Nicola – e l’integrazione con la cardiologia e l’UTIC ha creato un polo emo-cardiologico di riferimento, anche fuori dal nostro territorio”.

L’equipe del dottor Frasheri, oltre agli interventi per l’aneurisma dell’aorta addominale e di angioplastica coronarica primaria, tratta tutte le altre patologie vascolari, dalle arterie carotidi che forniscono il sangue per la testa, fino alle occlusioni delle arterie per gli arti inferiori nei pazienti diabetici.

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