Equipe di Senologia dell’ospedale di Marsala non può operare al Borsellino e si “trasferisce” a Mazara

redazione

Equipe di Senologia dell’ospedale di Marsala non può operare al Borsellino e si “trasferisce” a Mazara

Condividi su:

giovedì 21 Settembre 2017 - 11:19

Nonostante il complesso operatorio dell’ospedale “Paolo Borsellino di Marsala” sia oggetto, fino alla fine della settimana, di alcuni lavori di ripristino (a breve le sale operatorie riapriranno), l’attività operatoria non si è fermata…  almeno non al nosocomio marsalese. L’equipe  chirurgica di senologia dell’ospedale lilybetano, ha infatti eseguito ieri alcuni interventi operatori nell’ospedale “Abele Ajello” di Mazara del Vallo, su pazienti i cui interventi non erano procrastinabili. La decisione è stata del responsabile dell’unità operativa di chirurgia della mammella Luigi Maceli, che ha subito avuto l’assenso del commissario dell’ASP di Trapani, Giovanni Bavetta.

“E’ proprio questo tipo di iniziative – ha commentato Bavetta – che vanno nella direzione dell’unico grande ospedale provinciale per intensità di cure, che vogliamo portare avanti. Ma è anche la dimostrazione che, anche davanti a imprevisti le nostre professionalità continuano a operare, abbattendo così le liste d’attesa”. Uno degli interventi eseguiti si era reso necessario per un carcinoma della mammella, che è stato eseguito su una paziente, dopo una biopsia del linfonodo sentinella, con una quadrantectomia con svuotamento radicale del cavo ascellare; mentre sono stati eseguiti altri due interventi su giovani donne per patologie benigne.

“Questo ha comportato un sacrificio organizzativo che abbiamo superato – spiega Maceli – perché abbiamo  dovuto trasportare alcune delle strumentazioni specifiche per la senologia, mentre per il resto grazie alla collaborazione del primario di chirurgia dell’ospedale di Mazara, Giacomo Urso, abbiamo utilizzato il nuovo complesso operatorio”. L’equipe era composta anche dal responsabile anestesista Pietro Pipitone, dai chirurghi della mammella Giacomo Alparone e Crispino Cernigliaro, e dagli infermieri Vincenzo Di Girolamo, Giovanna Forbice e Vincenzo Scalia.

Condividi su: