Erice 2017. Sinatra: “Ordinaria amministrazione è atto dovuto. La rinascita è un’altra cosa”

redazione

Erice 2017. Sinatra: “Ordinaria amministrazione è atto dovuto. La rinascita è un’altra cosa”

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lunedì 29 Maggio 2017 - 18:31

Si è tenuto ieri sera presso il comitato elettorale di Maurizio Sinatra in Via Manzoni un incontro molto partecipato con gli elettori ericini, alla presenza dei candidati al Consiglio Comunale delle liste “Alleanza Civica per Erice” e “Sicilia Futura”.

L’intervento dell’avvocato Sinatra è stato preceduto da quello dei due assessori designati, Gianfranco Sernesi e Giovanni De Santis.

«Sono profondamente legato a Maurizio, insieme, da consiglieri comunali ad Erice, abbiamo lavorato alla redazione e per l’attuazione di importanti attività amministrative tra le quali il piano regolatore generale particolareggiato del centro storico e la rimessa in funzione della funivia. Oggi siamo pronti per fare tanto altro, con l’obiettivo di dare alla Città nuova linfa, con idee e fatti concreti» così afferma Gianfranco Sernesi.

«Tutti siamo legati a Maurizio. Per avviare imprese come queste l’amicizia è un valore fondamentale poiché base di una coesione che parte da una visione comune e condivisa. Dobbiamo e vogliamo assumerci la responsabilità di riannodare i fili di questo territorio al fine di proiettare Erice verso un futuro che nasce da un passato importante: vogliamo restituire ai nostri figli quella Erice dove noi siamo cresciuti, grande, culturalmente vitale, internazionale. Erice – questo punto vincente del programma il nostro sindaco lo ha chiamato Erice Brand – deve essere un marchio da esportare nel mondo. Riannodare i fili di questo territorio ci consentirà, anche, di “far volare” Erice verso il Mediterraneo, di cui, fin dall’antichità, era il cuore. Maurizio Sinatra è, evidentemente, l’unico che può farlo» continua Giovanni De Santis.

Dopo la proiezione dello spot della campagna elettorale, Maurizio Sinatra si è soffermato a spiegare gli elementi che hanno ispirato la sua candidatura.

«L’impulso emozionale per l’impegno sociale e politico ereditato da mio padre, la saggia prudenza trasferita da mia madre, sono sempre stati due sentimenti contrastanti compresenti in me. Ma in una delle mie notti insonni, un’idea, un’associazione di idee, il ricongiungersi naturale di una serie di momenti della mia vita sociale, hanno tracciato chiaramente un filo conduttore di quella che è divenuta la mia campagna elettorale: e la prudenza ha avuto la peggio! Carezza, rammendo, prospettiva, si sono trasformate, da concetti nati dal mio vissuto, in parole chiave per questo nuovo percorso. Per questo, stiamo lavorando perché si percepisca l’amore, la passione, che stiamo davvero mettendo in gioco in questa campagna elettorale. Nel nostro programma, l’ordinaria amministrazione è atto dovuto, imprescindibile. La rinascita del territorio è altra cosa, è l’impegno che ho preso, prima di tutto, con me stesso. Quando ci si affaccia alla vita pubblica, viene meno la vita privata: devo, e voglio, regalarvi qualcosa di me».

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