Erice: la giunta approva la proposta di bilancio consuntivo. Tranchida: "Il governo allenti i vincoli del Patto di Stabilità"

redazione

Erice: la giunta approva la proposta di bilancio consuntivo. Tranchida: "Il governo allenti i vincoli del Patto di Stabilità"

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martedì 27 Ottobre 2015 - 10:36

La giunta comunale ericina, guidata dal sindaco Giacomo Tranchida, ha approvato la proposta di bilancio consuntivo. Toccherà adesso al Consiglio comunale esitarla in via definitiva. A riguardo, il Comune di Erice ha evidenziato “non poche difficoltà amministrativo procedurali da parte dell’ufficio Servizi Finanziari, anche in conseguenza della tardiva marcia indietro operata la scorsa estate dalla Regione circa la tempestiva esecutività per il corrente anno della contabilità analitico-patrimoniale (bilancio armonizzato) e contestuale accertamento straordinario residui attivi / passivi”
Questo lo schema del bilancio consuntivo trasmesso anche agli organi di stampa:
Le risultanze:
A) Avanzo di Amministrazione al 31/12/2014 pari a 15.000.839,10€
– Vincolati, per successivo reinvestimento nel bilancio 2015
A1) € 946.110,99 x Servizi (LR 6/97)
A2) € 1.109,73 x Investimenti (LR 6/97)
A3) € 1.695.300,46 x fondi destinati ai Servizi Sociali
A4) € 971.009,14 x fondi L 10/77 e L 724/94
A5) € 772.363,20 x quote di ammortamento
A6) € 336.771,17 x fondo svalutazione crediti
A7) € 98.131,37 riferimento art 208 CdS
B) AVANZO DI AMMINISTRAZIONE ORDINARIO DISPONIBILE pari a € 10.180.043,04
C) FONDO DI CASSA (liquidità) pari a € 21.630.048,05
Circa i Residui: ATTIVI x € 46.650.351,49; PASSIVI x € 53.279.560,44
” Fa specie pensare che con tale stato di ottima salute finanziaria, patrimoniale e di liquidità – commenta il sindaco Tranchida – non possiamo permetterci il lusso di reinvestire 100 €, nei servizi come negli investimenti, poiché vincolati dal capestro del Patto di Stabilità. L’auspicio – conclude Tranchida – che la manovra finanziaria depositata in Parlamento dal Governo Renzi per il 2016, abbia ad allentare tali vincoli subordinati alle direttive europee, consentendo nel nostro caso, quale Comune virtuoso, di poter investire per migliorare la qualità dei servizi, fare opere necessarie, oltre che alleviare ancor più la pressione fiscale in capo ai cittadini contribuenti”.

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