Erice: prosegue il contenzioso con la Regione sull’acqua. A giudizio anche l’assessorato all’energia

redazione

Erice: prosegue il contenzioso con la Regione sull’acqua. A giudizio anche l’assessorato all’energia

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martedì 26 Aprile 2016 - 12:27

Prosegue il contenzioso presso il Tribunale Regionale per le Acque pubbliche avviato dall’amministrazione ericina per chiedere il risarcimento dei danni alla rete idrica comunale, ormai ridotta ad un colabrodo. In rappresentanza del Comune di Erice, l’avvocato Vincenzo Maltese, alla luce delle memorie delle controparti, ha chiesto non solo la permanenza nel giudizio della Regione Sicilia, quale Ente proprietario del Dissalatore di Nubia (che nel corso degli anni riforniva gran parte dell’Agro Ericino), ma anche la chiamata in causa dell’assessorato all’Energia che di fatto ne aveva la gestione amministrativa.

Il difensore incaricato dall’amministrazione Tranchida, unitamente alle proprie controdeduzioni, ha prodotto ulteriore documentazione probatoria a fondamento delle pretese avanzate nel procedimento, non ultimo le numerose richieste di intervento di manutenzione straordinaria dell’impianto inviate proprio all’Assessorato regionale dalla società (Siciliacque) che ne curava la manutenzione, situazione che poi è sfociata nel fermo per diversi mesi nell’estate del 2012 causando gravi disagi per il territorio.

La richiesta del legale è stata accolta dal Tribunale delle Acque che a scioglimento della riserva ha autorizzato l’integrazione del contradditorio rinviando per la prosecuzione il processo al prossimo 8 settembre. “Tale positivo sviluppo – annuncia l’amministrazione di Erice – fa ben sperare anche ai fini dell’accertamento della responsabilità patrimoniale della Regione per l’onere di rifacimento totale della rete idrica ericina. A tanto potrebbe aggiungersi, in caso di positivo auspicabile esito, la class action da parte dei cittadini”.

Il sindaco Tranchida ha contestualmente rinnovato istanza di finanziamento del progetto di rifacimento della rete idrica alla Regione a valere dei fondi per il Sud disposti dal Governo Renzi. Il primo cittadino di Erice ha inoltre riproposto in Prefettura l’annosa problematica dell’ammaloramento della rete idrica cittadina – già dichiarato con apposito provvedimento del Governo regionale nel 2008 – che negli ultimi mesi, in alcune zone del territorio quali Raganzili, ha portato a condizioni di grave vulnerabilità igienico-sanitaria con conseguente ordinanza sindacale in cui si invitavano i cittadini a un prudente utilizzo dell’acqua.

“Domani – fa sapere l’amministrazione – si terrà alla Regione un ulteriore confronto con il Governo regionale circa la richiesta d’intervento per il rifacimento della rete idrica, Nonchè per superare l’insostenibile intervento sostitutivo comunale all’inadempiente EAS in ragione di circa 500.000 € per le manutenzioni. EAS, si ricorderà, peraltro rea dell’ingiunzione di molte bollette “falsate” per le eccedenze e della mancata restituzione dei canoni fognario/depurativi al Comune”.

“Dopo anni di battaglie abbiamo finalmente e copiosa l’acqua del Montescuro rispetto a quella dissalata che tanti danni ha provocato alle condutture comunali ed agli impianti domestici dei cittadini utenti EAS – dichiara il sindaco Giacomo Tranchida – adesso su più fronti: giudiziario e amministrativo, il confronto per la responsabilità e risarcimento da parte della Regione, per intanto cominciando, ma non solo, dal rifacimento del sistema idrico”.

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