Il Consiglio comunale di Erice dice no alla presa in carico della rete idrica

redazione

Il Consiglio comunale di Erice dice no alla presa in carico della rete idrica

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mercoledì 31 Ottobre 2018 - 14:47

Il Consiglio comunale di Erice, riunitosi in data odierna in seduta straordinaria ed urgente, alla presenza della sindaca, Daniela Toscano, e dell’assessore al ramo, Angelo Catalano, con un unico punto all’ordine del giorno, relativo all’acquisizione degli impianti e delle reti gestite dall’Ente Acquedotti Siciliani (EAS), già in liquidazione, proposta del Commissario ad Acta nominato dalla Regione Sicilia, dopo ampia discussione in cui venivano evidenziate le criticità derivanti dall’acquisizione del servizio, ha bocciato con il voto della maggioranza dei presenti (Genco, Agliastro, Angileri, Cosentino, Daidone, Di Marco, Miceli, Spagnolo) la relativa delibera.

La L.R. n.16 del 11 agosto 2017 stabilisce, infatti, che, entro 30 gg dall’approvazione della stessa, l’Eas, debba cedere ai Comuni o ai consorzi dei comuni interessati la propria rete degli impianti con oneri a carico dei destinatari. L’Assessorato regionale dell’Energia e dei Servizi, con il decreto del 3 settembre 2018, ha disposto i tempi di approvazione della presa in carico della rete idrica di proprietà EAS, e la successiva nomina di un Commissario ad acta, il quale insediatosi ha predisposto l’iter amministrativo e i tempi previsti dalla norma. L’Amministrazione comunale, avvalendosi delle relazioni degli Uffici Tecnici e contabili nonché dei pareri negativi dagli stessi espressi e da quello parimenti negativo esitato dal Collegio dei Revisori, ha intrapreso un percorso giuridico (ricorso al TAR) volto ad annullare il commissariamento e, comunque, gli atti che il Commissario compirà, sostituendosi agli organi democratici ed elettivi del Comune per costringere all’acquisizione delle reti del servizio che versa in condizioni gravissime e che espone l’Ente a un dissesto certo per il mancato rispetto dei principi di contabilità armonizzata.

Tale imposizione, infatti, si ripercuoterebbe immediatamente nelle tasche dei cittadini che, comunque, sarebbero chiamati a coprire integralmente l’esorbitante costo del servizio. Al fine di tutelare il comune e i suoi cittadini, il Consiglio Comunale e, nello specifico gli esponenti di maggioranza, coerentemente con il percorso intrapreso dall’Amministrazione ha bocciato la delibera. Risulta, pertanto, incomprensibile e ingiustificabile l’astensione dal voto dei consiglieri di minoranza (Augugliaro, Mannina, Manuguerra, Strongone e Vassallo) che hanno deciso di non decidere rispetto ad un argomento di tale gravità, dimostrando superficialità e irresponsabilità, caso unico nel suo genere in tutta la Provincia.

La Sindaca Daniela Toscano, nel prendere atto dell’atteggiamento maturo e prudente espresso nell’occasione dalla maggioranza consiliare, non sottace, anzi sottolinea, le posizioni precostituite e faziose di una minoranza che ancora una volta ha perso l’occasione per dimostrare opportuna sensibilità nel perseguire il bene comune.  “Il nostro voto non è frutto di un capriccio – dichiara la consigliera comunale Carmela Daidone, capogruppo del Partito Democratico -. La rete idrica versa in condizioni pessime e necessita di interventi urgenti e onerosi che non possono essere sostenuti dal Comune. La presa in carico, senza la previsione di adeguati strumenti economici e legislativi – prosegue Daidone –, avrebbe provocato un grave squilibrio finanziario per l’Ente e il conseguente aumento delle tariffe. Non potevamo consentire che i cittadini fossero costretti a sborsare ulteriore denaro senza un miglioramento del servizio. Per queste ragioni, in linea con il percorso intrapreso dall’amministrazione comunale che mira a non gravare sui contribuenti – conclude la capogruppo del Pd -, abbiamo deciso, responsabilmente, di votare no”.

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