Erice: il sindaco interviene duro sugli incendi nel territorio

Claudia Marchetti

Erice: il sindaco interviene duro sugli incendi nel territorio

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lunedì 09 Giugno 2014 - 15:24

Quello di oggi pomeriggio …ed e’ finita bene assai! …era un incendio “pre-annunciato”. Attorno alle 14, in prossimità del noto “picco” del grecale, che spira da nord-nord/est, in maniera probabilmente “scientifica”, a sentire i miei collaboratori più navigati in materia, l’incendio, da valle (zone private, estese ai pendici della prima zona inaccessibile di montagna) prende di mira l’area boscata del demanio forestale della Regione siciliana della località Martogna. Questo e’ l’obiettivo: l’unica area sopravvissuta sul fronte nord di Monte Erice (ovviamente non tutelata, come le altre, invero, dalla mancata realizzazione dei viali parafuoco). L’allerta comunale scatta subito, interagendo con la centrale della Forestale, ma una consapevolezza e’ ormai nota fra gli “addetti”: le forze ed i mezzi in campo saranno rinvenibili, in larga parte, sui Vigili del Fuoco e sulle Associazioni di Volontari di PC allertate dal Comune. La Regione, nei fatti, istituzionalmente chiamata a DIFENDERE il “suo” patrimonio, e’ latitante: non solo perché non sono state ancora avviate ed e’ probabile che non partiranno (!) le giornate lavorative – sotto la direzione dell’Azienda Foreste Demaniali – degli operai impegnati per fare le UTILISSIME fasce parafuoco del demanio regionale. Tant’è che, da oltre una settimana, distogliendola dal servizio di pulizia (!!!) della spiaggia del Lungomare, la PALA MECCANICA COMUNALE con relativo nostro personale opera in via SOSTITUTIVA nelle zone accessibili del demanio regionale forestale sul versante più a rischio (fronte vento di scirocco) quello a sud di Monte Erice, in particolare, ma non solo; altresì, non sono ancora al pari partite le giornate lavorative del personale impegnato – sotto la direzione dell’Ispettorato Forestale – nelle azioni di spegnimento di eventuali incendi con relativi mezzi. La Regione, comunque, in maniera encomiabile, si presenta sul fronte con il Dirigente dell’IRF Giardina, che richiama prontamente in servizio, il personale in divisa e non, di cui dispone. La potenza d’intervento sul fronte del fuoco che nel frattempo si estende notevolmente per larga parte del primo versante montano, cominciando a lambire le aree limitrofe alle case e villette sparse di Martogna bassa, oltre che l’area boscata sopra l’omonima strada provinciale, rimane riconducibile ai Vigili del Fuoco che a poco a poco arrivano da diversi presidi della provincia ed ai mezzi dei Volontari di Protezione Civile, convenzionate – con mero rimborso spese vive – già da alcune settimane, come ogni anno, dal Comune di Erice. Parliamo di semplici Associazioni: Vigili del Fuoco Discontinui, Humanitas Trapani, SOS Valderice, coordinate dal Resp.le PC comunale geom Tilotta, con analogo modulo antincendio. L’inaspettato ma assai prezioso e fortunato intervento, a difesa dell’area boscata di Martogna, arriva poi da una quindicina di atleti di downhill / mountain bike dell’Ass.ne Extreme Sport Tour Sicily, che impegnati su un percorso convenzionato con il Comune di Erice, abbandonano le loro bici ed alla meglio si danno da fare nel cimentarsi in altro “sport estremo”: spegnere i primi focolari a ridosso della pineta di Martogna, atteso che il forte vento di grecale aveva fatto “volare” il fuoco oltre la strada prov.le. Vigili Urbani e Carabinieri di Erice si adoperano bloccando anche il traffico, al pari viene prudentemente bloccato il servizio funiviario, con non pochi disagi per turisti e visitatori. Sul finire, dopo oltre 3 ore di fuoco, a bonifica, i canadair allertati dalla Prefettura che arrivano da …ROMA. Non e’ dato capire al riguardo, se è perché in Sicilia eventuali mezzi aerei del Corpo Forestale, stazionati in punti Elisuperfice vicine (vedasi ad esempio Palermo) siano o meno oggi financo “disoccupati” o senza benzina… tanto per “alimentare” il fuoco!?! La prima “partita” contro gli incendi “annunciati”, per rimanere in tema sportivo, ad omaggio degli atleti di mountain bike e dei volontari PC che in primis ringrazio, nonostante il preventivo e “doloso” abbandono di campo della Regione, diversamente chiamata per legge a difendere il proprio “campo da gioco” viene vinta dalle “riserve” e rincalzi. Tutto è bene quel che finisce bene, ma il campionato e’ lungo, ed il timore che la 1′ squadra (la Regione) chiamata a difendere lo scudetto (il demanio boschivo REGIONALE di Monte Erice) rimanga invece in panchina, comincia a diventare realtà drammatica. Tanto e’ quanto ho avuto modo di scrivere nelle scorse settimane al Presidente della Regione ed al Prefetto, nonché di denunciare ieri mattina direttamente de visu al Capo Dipartimento di Protezione Civile Regionale dr Foti, ricordando a me stesso che così come un Sindaco ha la responsabilità sul campo in materia di Protezione Civile comunale, lo stesso dicasi ed a maggior ragione e con più poteri e risorse vale innanzitutto per il Presidente della Regione. Un Sindaco può essere sfiduciato o rimosso per incapacità o fatto grave. Bene non conosco la Legge regionale in materia, ma forse ancor più ne dovrebbero sapere i Parlamentari regionali, per cominciare dalla nostra Provincia, ai quali giro la domanda oggi, nell’attesa di poter loro offrire un pasticcino ericino quando, come di consueto, arriveranno in gradita visita ad Erice. Domani, il proposto e responsabilmente convocato vertice in Prefettura. Da parte mia per chiedere una cosa “assurda” ma indispensabile: uno straordinario e sostitutivo intervento per le attività di vigilanza antincendio da parte della Forze dell’Ordine ed anche dell’Esercito su monte Erice, ancora più a rischio e non solo nelle diverse giornate ventose (…non di solo scirocco!) … in conseguenza dei mancati avvii delle giornate lavorative di tanti operai forestali! A quella degli sbarchi si aggiungerà un’altra emergenza in questa terra bellissima ma costantemente a rischio emergenza. Quasi incombesse, oggi, l’onere di portarsi una “croce” in più?!? Si, perché assieme alla battaglia per l’acqua, oggi quella per difendere le case dagli incendi deve fare i conti con una “crocetta” sempre più pesante, e sovente fumosa assai: la Regione che non vogliamo! Soluzioni alternative? …stimolare la cittadinanza vigilante, magari con una “taglia” da 500€ per ogni segnalazione antincendio …visto che non partono i cantieri di servizi regionali per i disoccupati forse potrebbe essere un modo per fare l’ennesima “rivoluzione” crocettiana.

Alla fine, sempre di fumo parliamo… 

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