Esami allo Stato

Gaspare De Blasi

Marsala

Esami allo Stato

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mercoledì 20 Giugno 2018 - 06:00

Si apre con il “toto titoli” il giorno relativo alla prima prova degli scritti del cosiddetto esame di maturità. Sono interessati oltre mezzo milione di studenti che terminano così un ciclo importante della loro vita. Quello della scuola superiore, alla quale si sono iscritti (bocciature permettendo) cinque anni fa. E’ una di quelle date alle quali siamo tutti legati con il ricordo. Ci ricordiamo cosa facevamo il giorno nefasto delle torri gemelle o dell’attentato a Falcone, o anche momenti più lieti (sono pochi). La nascita dei figli, il giorno del matrimonio (occhio a non dimenticarlo…pena il mattarello in testa della moglie), ma anche la tensione del giorno della maturità. Oggi forse è diverso, sicuramente nel dipanarsi dei compiti da affrontare. Sono tre o quattro, e forse l’anno prossimo saranno anche di meno. In tanti ( troppi) politici ci hanno messo mano nel corso dei decenni. Sono arrivate le riforme che non hanno cambiato…nulla. E ancora si parla di commissioni esterne e di membri interni. Ci sono le prove scritte, inadeguate ai tempi, ma pur sempre scritte. Ci saranno, tra qualche giorno le interrogazioni orali e poi i quadri (una volta si chiamavano così i giudizi) dove nessuno sarà bocciato e sarà solo questione di voto. A proposito una volta si arrivava a sessanta, ora si può giungere anche a cento. Che bella e fondamentale riforma. Da Giovanni Gentile, filosofo e politico del periodo fascista, alla ex sindacalista Valeria Fedeli, in tanti hanno messo mano alla scuola e i risultati sono sotto gli occhi di tutti. Si è tentato di scimmiottare esperienze di altri Paesi (soprattutto anglosassoni), senza tenere conto della peculiarità della nostra storia. Ora noi che tecnici del settore non siamo (ma chi lo è stato?) avremmo una proposta banale che può fare sorridere ma, come diceva un noto comico, a noi piace. Non sarebbe meno stressante e anche più economico, alla fine del quinto anno affrontare l’esame in un colloquio orale con gli insegnanti dello stesso anno che magari seguono e conoscono lo studente da diverso tempo? Chi meglio di loro può esprimere un giudizio? Ma è troppo semplice e non si farà mai. Allora ragazzi in bocca a lupo e per stamattina e state attenti a non farvi beccare mentre copiate.

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