Estate di Petrosino, opposizione all’attacco: “Opportuno affidare l’organizzazione della serata inaugurale a Musikè?”. Giacalone: “Da noi legalità e trasparenza”

redazione

Estate di Petrosino, opposizione all’attacco: “Opportuno affidare l’organizzazione della serata inaugurale a Musikè?”. Giacalone: “Da noi legalità e trasparenza”

Condividi su:

mercoledì 19 Luglio 2017 - 14:24

Nuovo “botta e risposta” tra il gruppo d’opposizione Adesso il Futuro e l’amministrazione comunale di Petrosino, guidata dal sindaco Gaspare Giacalone. Al centro del confronto politico, stavolta, c’è l’organizzazione della serata di apertura degli eventi estivi.

“Accade che la Giunta comunale di Petrosino (delibera 90 del 21/06/2016) – si legge nella nota inviata dai consiglieri Vincenzo D’Alberti, Concetta Vallone, Chiara Sansone e Andrea Marino – affidi per un importo di qualche migliaio di euro all’associazione Musikè (contattata per le vie brevi, cosi recita la delibera) di organizzare la serata di apertura dell’estate petrosilena 2016 . È fatto risaputo che l’associazione ha come rappresentante legale Antonino Pulizzi e che questo sia cognato del Sindaco Giacalone. Il sindaco, considerato che si tratta di atti che riguardano parenti ed affini non presiede la giunta e tutto si mantiene nella legalità. Ma noi ci chiediamo è un comportamento etico? È’ opportuno? Quest’anno accade qualcosa di diverso. L’amministrazione comunale approssima un bando per l’estate dove partecipa chiunque voglia organizzare eventi. Non sono previsti costi, visto che non vi è un bilancio approvato, ma l’amministrazione si impegna (art.6 del bando ) a stabilire un contributo per ogni associazione entro dicembre 2017. Il contributo verrà stabilito, si dice nel bando, da funzionari del comune in maniera insindacabile, inappellabile e non impugnabile. Non era stata ancora adottata alcuna delibera ma già il sindaco Giacalone il 7 luglio, non certo con doti divinatorie, programmava la conferenza stampa di presentazione dell’estate e annunciava trionfalmente che la serata inaugurale si sarebbe svolta il 16 luglio. Guarda caso, con la delibera 119 dell’11 luglio 2017, sentita una commissione e valutati i criteri, viene affidata l’organizzazione della serata all’Associazione Musikè cui responsabile è Antonino Pulizzi (il cognato). Ovviamente anche in questo caso il Sindaco non partecipa alla giunta ma partecipa poco dopo alla conferenza stampa, stesso palazzo, stessa giornata. Noi ci chiediamo: tutto questo è legale? Sicuramente si! E’ etico? E’ degno di chi vuole rappresentare le istituzioni? E’ opportuno?”.

Sulla vicenda arriva la risposta del sindaco Gaspare Giacalone che ribadisce l’impegno della sua amministrazione contro i privilegi. Un impegno che però, sottolinea il primo cittadino, “non va assolutamente confuso con l’idea di zero diritti per alcuni”. “Tutti quanti, a prescindere dai rapporti di parentela – scrive Giacalone – hanno il diritto di partecipare a bandi pubblici indetti dal comune. La procedura seguita per la selezione degli eventi dell’estate 2017 è uguale a quella seguita negli anni passati ed è ispirata ai principi di massima trasparenza e legalità. Su oltre 60 appuntamenti in calendario può anche succedere, in una comunità piccola come Petrosino, che qualcuno venga promosso od organizzato da persone che abbiano un rapporto di parentela con gli amministratori. Io mi sono completamente astenuto, come già accaduto in passato, dall’approvazione di qualunque atto deliberativo riguardante l’estate petrosilena, mentre i requisiti di partecipazione al bando sono stati valutati dagli uffici in base a dati oggettivi. E’ chiaro che D’Alberti voglia il blocco totale dell’attività amministrativa, alimentando illazioni e calunnie del tutto intollerabili che se fossero assecondate ci porterebbero, per esempio, a non pulire le spiagge, a non predisporre un programma di appuntamenti per l’estate e a non progettare un eco-centro per i rifiuti. Non ci lasceremo intimorire da questi comportamenti. Nel caso specifico, ho già dato mandato di avviare un’azione legale per tutelare la mia onorabilità e la mia immagine”.

Condividi su: