Fatture e… fatture

redazione

Marsala

Fatture e… fatture

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sabato 16 Febbraio 2019 - 07:30

Fatture ed esorcismo, così, messi assieme, sembrano due termini accomunati da un unico intento. Potrebbe sembrare in effetti, ma in questo caso la realtà è ben diversa. Due notizie infatti, hanno richiamato la mia attenzione, distinte tra loro sì, però una retta in fondo si può tracciare. In questi giorni, il Consigliere regionale Antonio Guadagnini di “Siamo Veneto” – una lista civica che sostiene l’indipendenza della Regione – ha presentato un progetto di legge che mira a regolamentare la prostituzione. In pratica il Veneto istituirà degli albi per “censire” chi pratica il mestiere. Una sorta di regolarizzazione e anche di tutela per tutti coloro che adescano clienti in strada. Secondo questa proposta, la prostituzione diventa una vera e propria professione da esercitare in “ufficio” con tanto di fattura emessa al cliente e può essere esercitata in forme associate. In tal modo ci si mette al riparo da un punto di vista previdenziale e sanitario, con l’obbligo di riservatezza per chi ricorre ai professionisti. Ed uso un generico plurale perchè la prostituzione non ha né genere né razza. A torto o a ragione – perchè dibattere sulla questione richiederebbe una sede adatta e più ampia – l’iniziativa è interessante e dovrebbe (o potrebbe) giungere fino in Parlamento. Abbandonata per un attimo la questione “albo prostituzione”, passiamo tra i banchi.

Il portale OggiScuola.it ed altri siti che trattano del mondo scolastico, ha fatto sapere che sulla piattaforma SOFIA, il Miur – Ministero di Pubblica Istruzione – ha proposto il corso di formazione docenti dal titolo “Esorcismo e preghiera di liberazione”. In pratica anche gli insegnanti devono studiare gli aspetti antropologici, fenomenologici, sociali, pastorali, spirituali, medici, ecc., dell’esorcismo al fine di applicarla a livello accademico. Senza scomodare William Friedkin, l’esorcista Don Mattatelli nei giorni scorsi è intervenuto sulla gag giudicata “satanica” di Virginia Raffaele al Festival di Sanremo. A ben vedere si tratta solo di calvalcare l’onda di polemiche che hanno seguito la kermesse canora, tirando fuori dal cilindro l’ennesimo argomento di cui potremmo scrivere pagine e pagine. A me viene anche un po’ da ridere, sinceramente. Non per sminuire il fenomeno ma… cosa si fa per un click in più? Roba che Constantine anziché evitarla, la invocherebbe la dannazione eterna! Poco male comunque: il corso di formazione costa 400 euro per 40 ore obbligatorie, magari ciò può servire come deterrente, un po’ come il “vade retro”. Ritornando all’inizio, mi chiedevo proprio questo: chissà cosa ne pensa Don Mattatelli dell’albo che regolarizza fiscalmente la prostituzione. E pure Salvini. Perchè qui sorgerà il vero problema: quale divisa indossare…

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