A Favignana iniziati i lavori per un centro di primo soccorso per le tartarughe marine

Audrey Vitale

A Favignana iniziati i lavori per un centro di primo soccorso per le tartarughe marine

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giovedì 19 Febbraio 2015 - 11:56

Sarà operativo fra circa sei mesi il  Centro di Primo Soccorso per  Tartarughe Marine dell’Area Marina Protetta “Isole Egadi“. Dopo una lunga attesa, infatti, sono arrivate ieri a Favignana le prime attrezzature necessarie per l’allestimento dello stabulario, in cui saranno ospitate le tartarughe soccorse e recuperate. La struttura verrà allestita all’interno di Palazzo Florio.

Stabulario

Stabulario

Il prossimo passo, a breve, sarà quello di eseguire  i lavori di adeguamento dei locali e di installazione delle dotazioni, nonché all’allestimento degli altri locali indispensabili per il funzionamento del Centro, a partire dall’ambulatorio veterinario, in cui effettuare le prime cure mediche in caso di necessità.

“Il centro – spiega il direttore  dell’AMP,  Stefano Donati – svolgerà anche attività di educazione ambientale con le scuole.”

Si tratta del primo centro  tartarughe in provincia di Trapani  e  sarà gestito direttamente dall’Area Marina Protetta “Isole Egadi”, con il supporto tecnico-scientifico del WWF Italia e di Legambiente.  Per  la  sua  costituzione  l’Area Marina  Protetta  ha ottenuto finanziamenti ordinari dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare,  un finanziamento  da  Federparchi  nell’ambito  del  “Fondo Italiano per la Biodiversità”, e godrà di una sponsorizzazione triennale del  marchio Riomare, del Gruppo Bolton  Alimentari, per sostenere i costi di gestione.  Inoltre,  nell’ambito del progetto  comunitario  LIFE+ Tartalife LIFE12 NAT/IT/000937, di cui l’AMP  è partner, il Centro sarà potenziato e promosso a vero e proprio Centro di Recupero per Tartarughe Marine.

“E’ un progetto ambizioso  –  dichiara  il  Presidente  dell’AMP  e    Sindaco  di Favignana Giuseppe Pagoto  –  che  ha comportato  un  lungo  iter per la sua realizzazione e il riconoscimento da parte delle Autorità preposte, su cui l’Amministrazione ha preso un importante impegno per gli anni a venire.  Per il recupero degli esemplari, sarà fondamentale il contributo  operativo  di Capitaneria di porto, Carabinieri, Guardia di Finanza e Polizia Penitenziaria, con cui abbiamo una collaborazione eccezionale, e che ringraziamo per il costante supporto. ”

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