Fazio vince il ricorso sulla “incompatibilità sopravvenuta” e torna in consiglio comunale

redazione

Fazio vince il ricorso sulla “incompatibilità sopravvenuta” e torna in consiglio comunale

Condividi su:

giovedì 13 Aprile 2017 - 18:29

Questo pomeriggio il Tribunale di Trapani ha accolto il ricorso di Girolamo Fazio contro il Comune di Trapani in merito alla decadenza dal consiglio comunale, dichiarando  “insussistente la causa di incompatibilità” sostenuta dall’amministrazione. L’effetto della sentenza, emessa questo pomeriggio, è che Girolamo Fazio permane nella carica di consigliere comunale. Il Comune di Trapani, inoltre, è stato chiamato a rifondere 1.100 euro al Consigliere Fazio per le spese sostenute.

Nel merito il giudice ha motivato la sentenza affermando che «non sussiste alcun dubbio sul fatto che, il ricorrente Fazio Girolamo, […] avendo notificato una scrittura privata autenticata con cui riconosce il proprio obbligo di conseguire l’accoglimento dell’azione civile formulata da Dolce Vito e rinuncia all’eventuale diritto di rivalsa – ha sostanzialmente rimosso la causa di incompatibilità sopravvenuta a proprio carico».

Inoltre per il giudice del tribunale il comune non aveva alcuna legittimazione passiva ad intervenire nel giudizio, atteso che in detta controversia «il giudice ordinario non svolge un sindacato sulla legittimità dell’atto del consiglio, né esercita giurisdizione di annullamento dell’atto stesso, ma deve statuire sulla spettanza della carica, definendo un conflitto su posizioni di diritto soggettivo, alle quali rimane estraneo l’ente territoriale. Deve, pertanto, affermarsi che il Comune non risulta titolare di alcun interesse che possa trovare tutela innanzi al giudice ordinario».

Il giudice rileva inoltre come Fazio stipulando addirittura una fideiussione assicurativa in favore del Comune di Trapani «abbia determinato l’intervenuta cessazione della materia del contendere rispetto alla domanda subordinata di garanzia formulata, nel corso del primo grado di giudizio, da parte del comune di Trapani. Ed invero, nell’ipotesi in cui il Comune scegliesse di riproporre tale domanda nel corso del giudizio di appello, questa non sarebbe sorretta da alcun attuale interesse ad agire, essendo stata superata dal riconoscimento in via negoziale dell’obbligo di garanzia da parte di Fazio Girolamo».

Infine il giudice sostiene che «ai fini della rimozione della causa di incompatibilità per lite pendente, prevista dall’art. 63 comma 1, n. 4, d.lg. n. 267 del 2000, è necessario e sufficiente che il soggetto, il quale versi in una siffatta situazione, ponga in essere atti idonei, anche se non formalmente perfetti rispetto alla specifica disciplina che eventualmente li regoli, a far venir meno nella sostanza l’incompatibilità di interessi realizzatisi a seguito dell’instaurazione della lite medesima».

Il commento di Girolamo Fazio: «Il tribunale ha reso giustizia rimuovendo una “soverchieria politica” posta in essere da alcuni soggetti che invece di contrastarmi lealmente hanno scelto il percorso della strumentalizzazione senza neppure essere all’altezza di architettare giuridicamente la trappola che avevano immaginato. Spiace che molti consiglieri comunali si siano prestati a questo sporco gioco, mortificando l’istituzione di cui fanno parte e che rappresentano».

Condividi su: