Fermo degli aliscafi Ustica Lines: in difficoltà gli operatori sanitari

Audrey Vitale

Fermo degli aliscafi Ustica Lines: in difficoltà gli operatori sanitari

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sabato 09 Maggio 2015 - 16:20

Non si fanno attendere le conseguenze dovute alla sostanziale riduzione dei collegamenti con le isole minori a causa del contenzioso fra l’Ustica Lines e la Regione che ha comportato il fermo degli aliscafi della società di navigazione. Dopo il licenziamento di circa 400 lavoratori, che hanno protestato ieri in prefettura, e oggi, in occasione della partita della società Trapani Calcio (guidata dalla famiglia dell’armatore dell’Ustica lines Morace), arriva l’allarme da parte degli operatori sanitari.

Il presidente provinciale dello Snami, il sindacato autonomo dei medici italiani, dottor Vito D’Angelo, ha scritto una nota al Prefetto di Trapani, ai Direttori Generale e Sanitario dell’ASP 9 Trapani, nonché all’Assessore alla Salute, Lucia Borsellino, per rappresentare il disagio collettivo della categoria degli addetti ai lavori a  raggiungere e lasciare l’isola di Favignana e ad assicurare una corretta turnazione del personale impegnato nel servizio di emergenza territoriale.

Al momento il personale di emergenza medici, infermieri e autisti trova enormi difficoltà a raggiungere il Presidio Territoriale di Favignana – si legge nella lettera –  per le poche corse assicurate dalla compagnia Siremar, per le difficoltà a fare biglietti in tempo veloce per le lunghe file di attesa, e per il fatto che operatori provenienti dalla periferia della provincia (Alcamo, Marsala, Castelvetrano e Mazara del Vallo) hanno difficoltà a trovare un parcheggio nelle vicinanze del porto vista la concentrazione di tutti i passeggeri verso Trapani ed in una sola biglietteria. Si rappresenta inoltre che a causa della sospensione dei collegamenti di Ustica Lines e la mancata attivazione dell’idroambulanza Santa Lucia, siamo letteralmente ed effettivamente isolati, per cui questo disagio potrebbe costringere noi operatori sanitari ad interruzione di pubblico servizio non dipendente dalla nostra volontà. Solo l’elisoccorso può venire in aiuto con una spesa non indifferente per le casse pubbliche e creando anche la sottrazione di un mezzo indispensabile per i codici specifici e di alta gravità.
Tutto ciò premesso si declina ogni responsabilità per quanto potrà verificarsi per cause di forza maggiore e al tempo stesso si chiedono adeguato sostegno e tutele idonee allo svolgimento di un ruolo tanto importante quanto critico, in momenti come questo”.

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