Futuro dell’aeroporto di Birgi: la preoccupazione di Upia-Casartigiani e CNA

Audrey Vitale

Futuro dell’aeroporto di Birgi: la preoccupazione di Upia-Casartigiani e CNA

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giovedì 27 Ottobre 2016 - 15:24

“Ognuno faccia la propria parte e si assuma le proprie responsabilità”

C’è grande preoccupazione sul futuro dell’aeroporto di Birgi, sebbene da ieri è di nuovo possibile prenotare i voli per la prossima stagione estiva. Le Associazioni Provinciali dell’Artigianato di Trapani U.P.I.A.- Casartigiani e C.N.A. hanno inviato una nota a tutti i sindaci e a tutte le autorità provinciali e regionali chiedendo a ciascuno di fare la propria parte per scongiurare il pericolo dell’addio all’aeroporto da parte della compagnia irlandese Ryanair, a causa del mancato rispetto degli accordi stilati nel contratto di co-marketing (in scadenza a marzo 2017) e della mancata programmazione e della sottoscrizione di un nuovo contratto per il prossimo triennio 2017-2019.
“Le responsabilità è da addebitare – si legge nella nota –  sia alla Regione Siciliana detentrice del 51% delle quote dell’Airgest (il cui bilancio è in perdita e non può garantire un nuovo contratto con Ryanair per la propria quota di competenza di circa 3,5 milioni) sia ai comuni che ancora non hanno rispettato e versato totalmente le quote previste dal contratto di co-marketing (2.225.000,00) e ancora peggio a chi non ha voluto sottoscrivere il contratto dimostrando disinteresse per la crescita del nostro territorio”.
Secondo le associazioni dell’artigianato, ad aggravare la situazione di incertezza è il vuoto che si è venuto a creare con la riforma delle Camere di Commercio che di fatto non consente all’ente camerale trapanese di potere svolgere il ruolo di coordinamento con i comuni e le elezioni degli organi del Libero consorzio di Trapani, rinviate per il 26 febbraio 2017.
“Alla luce di tutto ciò – prosegue la nota sottoscritta dai segretari provinciali Mario Toscano e Luigi Giacalone – ci si augura che l’aeroporto non diventi lo strumento delle beghe politiche a vari livelli, ma semmai lo strumento di unione e di interesse politico per tutti coloro i quali vogliono davvero bene al nostro territorio, attivandosi per garantire la gestione e la programmazione dell’aeroporto che oggi non può prescindere da Ryanair.  Il Turismo e il suo indotto rappresentano una realtà del territorio trapanese (più di 1,5 milioni di passeggeri l’anno) che coinvolge tutti i comuni, le attività imprenditoriali e le famiglie. Ognuno faccia la propria parte e si assuma le proprie responsabilità. Intanto, si chiede, nell’immediato, al Presidente della CCIAA di Trapani di continuare a coordinare il tavolo dei comuni fino all’insediamento del nuovo c.d.a. del Libero consorzio, alla Regione di inserire nella propria finanziaria i finanziamenti per l’Airgest, ai comuni di regolarizzare le proprie quote ed al Governo Nazionale di fare da garante nei confronti di Ryanair . 

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