“Garanzia Giovani a Marsala parte bene, poi un calo. Dal Centro per l’Impiego: “Ragazzi sfiduciati, non è il giusto mezzo per aiutarli nel mondo del lavoro”

Claudia Marchetti

“Garanzia Giovani a Marsala parte bene, poi un calo. Dal Centro per l’Impiego: “Ragazzi sfiduciati, non è il giusto mezzo per aiutarli nel mondo del lavoro”

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martedì 15 Settembre 2015 - 17:48

Il Jobs Act tanto “sponsorizzato” dal Governo Renzi, ha varato nei mesi scorsi, la cosiddetta “Garanzia Giovani”. Il Piano è rivolto ai giovani tra i 15 e i 30 non compiuti al momento dell’adesione e che hanno completato un percorso formativo. E’ stato affidato dal Governo nazionale a quello regionale che ha predisposto piani attuativi ad hoc. L’obiettivo è quello di favorire l’occupazione tra le giovani leve, valorizzare le esperienze fatte, accrescere i loro curricula. Per fare questo, l’offerta e la domanda inerente al Piano Giovani si incontra proprio nei Centri per l’Impiego. Al CpI di Marsala il funzionario direttivo Francesco Milione ci ha fatto un quadro della situazione vigente nel nostro territorio, ben diversa dalle apparenze. In città infatti, è facile notare tanti giovani che lavorano in negozi, ristoranti ed altre attività. “Garanzia Giovani era partito bene nello scorso mese di giugno – ci ha detto Milione -, la nostra sede era invasa da ragazzi che avanzano le richieste di partecipazione e che avevano trovato anche le ditte disposte a dare loro una possibilità di lavoro. Ma a lungo andare tanti giovani si sono tirati indietro sfiduciati, perché probabilmente lavorare 40 ore settimanali e percepire al lordo 500 euro circa li ha demotivati; oggi possiamo dire che Garanzia Giovani è stato un fallimento”. A Marsala sono stati 750 i soggetti avviati al progetto, di cui 500 avviati dal Centro per l’impiego come ente promotore e gli altri 250 da altri enti accreditati quali ANFE, Fondazione Consulenti per il Lavoro, CNA e Confes. Il progetto ha una durata di 6 mesi rinnovabile per lo stesso soggetto per altri 6 mesi presso un’altra ditta o con una diversa mansione. I partecipanti in pratica, iscritti in una banca dati del CpI, firmano un progetto formativo controfirmato dalle ditte e dai tirocinanti, per poi stipulare una convenzione. Ma, se da un lato le speranze di essere assunti al termine del progetto sono più alte nel settore operaio e più basse in quello impiegatizio, solo circa il 10% di questi ragazzi verrà eventualmente assunto. Agli altri rimane solo un curriculum sicuramente più ricco di esperienze lavorative ma senza un contratto di lavoro a tempo indeterminato. “A Marsala le ditte che hanno approfittato di Garanzia Giovani – ha continuato il funzionario Milione – sono industrie, attività commerciali, ristoranti, negozi”. Come ha specificato la direttrice del Centro di via Istria, Diana Mollica, il Piano non ha dimostrato di essere in grado di combattere la disoccupazione giovanile. “Il progetto varato dal Governo ha delle forti lacune – ci ha detto la Mollica – si tratta di un tirocinio rinnovabile ma i giovani spesso vengono sfruttati. E’ un Piano che avvantaggia le imprese e non i lavoratori. Il vero aiuto che il Governo può dare a domanda e offerta di lavoro è quello di defiscalizzare le imprese quando assumono giovani”. Per quanto riguarda la disoccupazione totale a Marsala si attesta oltre il 10%, con circa 18mila iscritti nelle liste del Centro per l’Impiego. Dati allarmanti che ci fanno capire come, prima di varare programmi e progetti, si dovrebbe ripartire dalle strutture.

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