Giacomo Tranchida propone un protocollo d’intesa tra gli aeroporti di Palermo e Birgi

redazione

Giacomo Tranchida propone un protocollo d’intesa tra gli aeroporti di Palermo e Birgi

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sabato 18 Marzo 2017 - 13:17

Anche il sindaco di Erice Giacomo Tranchida interviene sul dibattito di questi giorni sui rapporti tra l’aeroporto “Falcone e Borsellino” di Palermo e il “Vincenzo Florio” di Birgi, proponendo un protocollo di intesa tra le società che gestiscono i due scali (Gesap e Airgest).

Per Tranchida si tratterebbe di “un compromesso nobile ed alla luce del sole”, che garantirebbe promozione territoriale sinergica nelle regioni europee collegate con Punta Raisi e Birgi, “facendo crescere direttamente nelle destinazioni di partenza l’appeal per la Sicilia occidentale, prospettiva certa per i nostri operatori quanto per quelli palermitani e non certo monopolizzata esclusivamente dai vettori, attuali e futuri”.

La proposta di protocollo d’intesa lanciata da Tranchida si articola in quattro punti:

  1. partecipare unitariamente alle iniziative promozionali messe in atto dall’Assessorato regionale del turismo, dello sport e dello spettacolo, evidenziando in particolar modo la naturale propensione / mission destinazione Sicilia occidentale;
  2. sviluppare congiuntamente programmi tesi a facilitare l’incremento dei flussi turistici verso la Sicilia occidentale, promuovendo la destinazione, intesa come area geografica di elevatissimo appeal turistico culturale, presso i paesi europei ed extraeuropei dai quali gli stessi flussi originano;
  3. condividere e proporre alle compagnie aeree interessate, un disegno di network ”bilanciato” e che consenta il giusto equilibrio tra le componenti business, turismo, sociale/familiare del traffico passeggeri;
  4. adoperarsi attraverso gli opportuni canali istituzionali per ottenere, in sede comunitaria, una maggiore flessibilità del complesso di regole che limitano lo sviluppo degli scali aeroportuali siciliani anche se posti in aree remote, insulari, carenti gli altri efficaci modalità trasportistiche ed in costante ricerca di fattori di sviluppo economico ed occupazionale.

“Non sono certo 80/100km di trasferenza aeroportuale / sito di destinazione – aggiunge Tranchida – che scoraggiano i turisti nord europei. Non scopro l’acqua calda, semplicemente invito la classe dirigente e politica a farsi carico dell’ovvio, tanto al netto, purtroppo, della grave assenza per non dire latitanza della Regione. In tale direzione insieme a tanti Colleghi del comprensorio trapanese, in primis, continuiamo a lavorare come le formiche e dallo scorso anno, cercando di fare “incontrare” gli interessi dell’aeroporto di Palermo con quello di Trapani”.

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