Guardia Costiera: controllato il comparto della pesca marsalese. Elevati 5 verbali per un totale di oltre 8mila euro

redazione

Guardia Costiera: controllato il comparto della pesca marsalese. Elevati 5 verbali per un totale di oltre 8mila euro

Condividi su:

lunedì 31 Marzo 2014 - 16:41
Porto di Marsala

Porto di Marsala

Attività di controllo del territorio di giurisdizione – dell’ambito portuale e degli esercizi commerciali siti nella città di Marsala – ad opera dei militari appartenenti all’Ufficio Circondariale Marittimo-Guardia Costiera di Marsala, diretto dal Comandante Raffaele Giardina. In particolare, nel mese di marzo tali verifiche hanno interessato il comparto della pesca con controlli lungo tutta la filiera dalla cattura alla commercializzazione dei prodotti ittici senza tralasciarsi gli aspetti legati all’attività lavorativa svolta a bordo delle unità da pesca. Attenzione particolare dei controlli su coloro i quali esercitano abusivamente l’attività di pesca come diportisti e ne vendono illegittimamente il pescato attraverso una attività preventiva e repressiva. Questa attività comporta ed assicura la garanzia che il prodotto ittico abbia una provenienza certa e che lo stesso abbia “subito” dei controlli sanitari adeguati prima di essere posto in vendita da parte dei commercianti al dettaglio tutelando, così, sia i consumatori che le imprese di pesca e i pescatori professionisti. Elevati in totale cinque verbali amministrativi pari ad un totale di € 8.200,00, per aver riscontrato alcuni comportamenti contrari alla normativa di settore, e il sequestro amministrativo di cinque chilogrammi di pescato perché rinvenuto senza la prevista tracciabilità prodotto che, a seguito della visita sanitaria esperita dal competente medico veterinario, è stato conferito per la distruzione. Nello specifico, un verbale è stato elevato perché il prodotto proveniva da pesca sportiva cui è stato associato quello per la tracciabilità, il terzo e il quarto hanno riguardato l’irregolare assunzione a bordo di marittimi stranieri mentre il quinto (€ 4.000,00) perché una imbarcazione da pesca si era sottratta deliberatamente alla vigilanza effettuata attraverso il sistema satellitare di controllo cui è conseguito anche il deferimento alla competente Autorità Giudiziaria per lo sconfinamento dello stesso oltre i limiti di navigazione previsti dalla certificazione di sicurezza.

ro.ma

Condividi su:

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

Commenta