Guerra di nervi in Consiglio comunale. Approvato il Piano Triennale ma l’amministrazione è in ginocchio

Vincenzo Figlioli

Guerra di nervi in Consiglio comunale. Approvato il Piano Triennale ma l’amministrazione è in ginocchio

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venerdì 22 Settembre 2017 - 20:05

“Una vittoria di Pirro”. E’ stata la consigliera Luana Alagna, nel suo intervento immediatamente successivo alla votazione del Piano Triennale delle Opere Pubbliche a declamare il più adeguato degli epitaffi sulla seduta del Consiglio comunale di Marsala. Se è vero, infatti, che l’assemblea di Sala delle Lapidi ha approvato l’importante atto, propedeutico al Bilancio di previsione 2016, mai come stavolta il sindaco Alberto Di Girolamo si ritrova a sorridere amaramente per un esito che somiglia tanto a una sconfitta. Il maxiemendamento sottoscritto da gran parte dei consiglieri di maggioranza e opposizione (con la regia dei fedelissimi del presidente Enzo Sturiano) ha svuotato per il secondo anno consecutivo il capitolo riguardante il rifacimento di via Salemi, arteria viaria che da anni aspetta di essere messa in sicurezza nella sua interezza per evitare disagi a automobilisti e residenti nelle giornate di pioggia. Una necessità a parole condivisa da tutti, ma che di anno in anno viene rinviata per dirottare le somme necessarie su altri fronti. L’emendamento sulla via Salemi, inizialmente presentato dal Pd (con il gradimento dell’amministrazione) è stato dunque ritirato con amarezza dagli esponenti della parte della maggioranza rimasta più vicina al sindaco, che contava di avere i numeri per farlo passare.

Così, se è vero che il Piano è stato approvato con 18 voti a favore, 3 astenuti (Daniele Nuccio, Linda Licari e Michele Gandolfo) e il voto contrario di Aldo Rodriquez (che però ha esitato favorevolmente diversi emendamenti) – mentre Udc e Futuro per Marsala sono usciti dall’aula – va detto che la votazione è avvenuta in un clima di grande tensione, con il Pd spaccato e il gruppo Cambiamo Marsala che con il consigliere Daniele Nuccio ha avuto parole durissime nei confronti del presidente Enzo Sturiano e dell’amministrazione guidata dal sindaco Alberto Di Girolamo. “Come siamo arrivati a questo punto? – ha chiesto provocatoriamente Nuccio rivolgendosi al primo cittadino -. Una parte politica ha deciso di svelarsi e di creare la sua maggioranza. Mai avrei legittimato questo metodo. Speravo che l’aula si emancipasse dai desiderata di un presidente sempre meno super partes e sempre più capo di una parte belligerante”. Poi, ancora in maniera provocatoria, il consigliere di Cambiamo Marsala ha rilanciato: “Se pensate che quest’amministrazione sia deficitaria, votante contro il Piano Triennale e il Bilancio e andiamo tutti a casa”. Più critico del solito anche Calogero Ferreri: “Esce sconfitto il Pd, la maggioranza e la città. Nel 2015 quest’amministrazione vince con un sindaco, 7 consiglieri, 3 assessori. Dopo due anni mi ritrovo un gruppo spaccato e nessuno che rappresenterà questa città alle regionali”. Poi, rivolgendosi a Sturiano: “Lei ha la leadership pure per fare l’assessore o il sindaco, dà dei contentini, sembra la lista della spesa”.

“Perchè non fare questi emendamenti in un momento diverso, piuttosto che farli in aula? – ha chiesto Linda Licari rivolgendosi al presidente del Consiglio – Il sindaco non ha accettato le sue proposte? Le commissioni a cosa servono? Avevo chiesto una verifica politica l’anno scorso. Credo che ci sia stata questa sera. Abbiamo capito chi c’è e chi non c’è. E abbiamo capito che la maggioranza non c’è più. Lei ha dimostrato di fare il presidente dell’opposizione o della sua maggioranza. Mi auguro che il sindaco finalmente ne prenda atto”.

Accuse che il presidente del Consiglio rimanda al mittente (“sono due anni che garantisco la governabilità”), rinviando però il dibattito politico a dopo l’approvazione del Bilancio. Molto discussa anche l’approvazione del quindicesimo emendamento, che da alcuni consiglieri è stato definito utile a sistemare “strade e stradelle”. Definizione considerata inaccettabile da Rosanna Genna, Federica Meo e Arturo Galfano, che hanno difeso il valore degli interventi previsti. Letizia Arcara ha invece sottolineato come il clima di nervosismo e tensione sia da addebitare alle imminenti elezioni regionali.

A fine seduta l’intervento del sindaco Alberto Di Girolamo: “Abbiamo fatto delle scelte, che qualcuno può non condividere. Ho comunque sempre pensato che il Consiglio comunale sia sovrano. Mi dispiace però quello che è avvenuto per via Salemi: si può condividere o meno, è una scelta. Non ho mai detto che qualche emendamento è stato fatto per la zia di qualcuno. Poi avete fatto la scelta di indicare qualche marciapiede, così qualcuno può dire che è merito proprio. Erano state messe 60 mila euro per arredo urbano e aree pubbliche: la nostra è una filosofia rispetto alle cose, tutte utili, che avete proposto. Tutti lavoriamo per la città, magari con filosofie diverse. Debbo prendere atto che i partiti non ci sono più, che non ci sono più le alleanze”. Rivolgendosi a Sturiano: “Una parte dell’opposizione ha fatto vasa con lei. Uno sforzo da parte sua di parlare prima con la maggioranza e poi l’opposizione si potrebbe fare. Ho detto a lei e al vicepresidente: sediamoci e vediamo cosa possiamo fare. Porterò avanti questa filosofia. Quando sento dire che dobbiamo cambiare verso, dico che dobbiamo cambiare verso in tutti i modi. Sapendo che dobbiamo sistemare le strade, le buche, le luci. Noi volevamo sistemare un’arteria importante, fare l’efficientamento energetico: mi dispiace perchè rischiamo di farlo tra 6 mesi, un anno. Gli assessori hanno la loro autonomia nel fare le cose, sapendo però che il sindaco è stato eletto”. Rivolto a Nuccio: “La invito a rispettare maggiormente assessori e amministrazione, altrimenti non si fa parte della mia maggioranza.

Sturiano: “Avete una concezione sbagliata della democrazia. La democrazia regna qui, con il confronto e anche con i voti”. Poi sulla delibera di giunta sull’efficientamento energetico, ha invitato l’amministrazione a vergognarsi di aver voluto procedere cercando di scavalcare il Consiglio.

Il Consiglio tornerà in aula lunedì mattina per cominciare la trattazione del Bilancio di previsione.

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