Porto di Trapani: sbarcati i migranti, accompagnati all’hotspot di Milo. Salvini conferma i due indagati

redazione

Porto di Trapani: sbarcati i migranti, accompagnati all’hotspot di Milo. Salvini conferma i due indagati

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giovedì 12 Luglio 2018 - 11:02

ore 23.30 Stanno scendendo tutti dalla nave i migranti della Diciotti. Secondo quanto dichiarato dal Ministro Salvini, gli “scafisti sono stati individuati fermati e interrogati” ed ha anche aggiunto: “E’ finita la pacchia”. I due uomini sotto indagine – per il solo reato di concorso in violenza privata, così come confermato dalla Procura- sono stati portati via in un’auto. Mentre il resto dei migranti è stato sottoposto alle procedure di prassi in materia di accoglienza, con una pre-visita nella tensostruttura allestita al Molo Ronciglio. Presente anche il sindaco Tranchida che per tutta la giornata ha monitorato la situazione al Porto di Trapani, i migranti saranno accompagnati all’hotspot di Milo. Il via libera allo sbarco era stato annunciato dal premier Giuseppe Conte, dopo i contatti avuti con il capo dello Stato, Sergio Mattarella, che avrebbe avuto un ruolo decisivo nella scelta di far scendere finalmente uomini donne e bambini a terra. “Sono state completate le procedure di identificazione delle persone che erano a bordo – ha detto Conte -, con particolare riguardo a quelle a cui risulterebbero imputabili le condotte che configurano ipotesi di reato. Nei prossimi giorni proseguiranno gli accertamenti a cura della Polizia di Stato, con assunzione delle informazioni testimoniali di tutte le persone che sono state trasportate. Gli esiti delle ulteriori indagini verranno trasmessi alla Procura competente”.

ore 19.30: Il Procuratore Morvillo tramite una nota all’Ansa ha fatto sapere che non c’è nessun fermo e nessun arresto allo stato attuale. Ma risulterebbero solo 2 indagati a piede libero per il reato di “concorso in violenza privata”. Dunque un reato certamente minore di quelli ipotizzati nelle prime ore della giornata (impossessamento di nave, minacce e violenza privata). Ma nessuna novità sul fronte della Diciotti. Verosimilmente i migranti passeranno la notte a bordo, anche se l’associazione umanitaria Save The Children ha chiesto di far scendere almeno i bambini.

Ore 19.00 sembrerebbe che tutto sia slittato a domani. I 67 migranti si trovano ancora a bordo della nave Diciotti, attraccata al Porto di Trapani. Nessuno può scendere, anche se l’equipaggio è stato rifocillato. Una situazione che ha dell’assurdo e che sembra frutto di una presa di posizione dei poteri alti. Intanto uomini donne e bambini dormiranno sulla nave anche questa notte – fino ad ordini contrari- a due passi dalla terraferma.

La nota dei giovani democratici di Trapani: “Dalle 15 di questo pomeriggio la nave Diciotti è a Trapani. Nave con 67 migranti, tra i quali minori, che doveva attraccare prima ieri sera, poi alle 8 di questa mattina, poi ancora alle 11.30 e che è finalmente entrata in porto nel primo pomeriggio dopo una danza infinita tra le acque vicine e le Egadi. Nave italiana, non una ONG, alla quale non veniva concesso il permesso di attracco. A contorno ci sono delle vedette che fanno avanti e indietro per sorveglianza e che non vanno sicuramente ad acqua. In tutto questo ai migranti non è ancora stato concesso di scendere. In tutto questo su quella nave ci sono 67 persone. In tutto questo il Nostro Ministro Salvini gioca a chi ce l’ha più grosso con il Nostro Ministro Toninelli. In tutto questo moltissimi Amici hanno presidiato il luogo sotto il sole cocente di oggi, e noi per qualche ora già soffrivamo terribilmente. In tutto questo oggi non scenderà nessuno da quella nave. Tutto si rimanda a domani. Come fossero bestie”

ore 17.25 Tutto fermo al Porto di Trapani. Lo stallo però prosegue anche in Procura, dove nulla trapela dalle stanze di Morvillo essendo bloccati dai piani alti. Lo sbarco dei 67 migranti potrebbe iniziare nelle prossime ore o addirittura domani mattina. Volevano fare salire un altro medico, oltre a quello di bordo, ma pare che il sanitario si sia rifiutato affermando “… non visito nessuno che non possa scendere dalla nave”, come atto di forza contro l’estenuante situazione, per cercare al più presto una soluzione al fine di far sbarcare i migranti dalla nave della Guardia Costiera.

ore 16.20 Parla il sindaco Tranchida: “Ho rispetto per quello che si sta facendo, attendo gli sviluppi, dopo di che mi auguro che il Ministero faccia sbarcare questi poveri Cristi che hanno bisogno di una prima assistenza e poi capiamo cosa fare. Non è una novità essere per l’accoglienza, non voglio buttarla in polemica. Chi sbaglia paga. Non è con gli spot nè con i sondaggi elettorali che si può governare, bisogna fare delle scelte difficile. Un uomo della caricatura di Salvini dovrebbe prendersela con quelli più grossi di lui, diciamo così, perchè c’è un problema in Europa, di alcuni paesi soci dell’Europa… e quindi solidarietà con il Governo se se la piglia con i forti e non con i deboli”. Intanto girano le prime foto sulla nave Diciotti scattate da Unicef Italia. A bordo uno dei tanti bambini soccorsi.

ore 15.30 Da Innsbruck Salvini esterna le prime dichiarazioni sulla vicenda dopo lo sbarco: “Io non voglio farmi prendere in giro. Finché non c’è chiarezza su quanto accaduto non autorizzo nessuno a scendere dalla Diciotti: se qualcuno lo fa al mio posto se ne assumerà la responsabilità. O hanno mentito gli armatori denunciando aggressioni che non ci sono state e allora devono pagare o l’aggressione c’è stata e allora i responsabili devono andare in galera. In pratica secondo il Ministro ipresunti responsabili dei disordini a bordo della prima nave, la Vos, che hanno giustificato l’intervento della Guardia costiera e il trasbordo dei 67 migranti devono scendere dalla nave in manette.  Ma dall’indagine-lampo effettuata dalla polizia nelle ultime 24 ore in mare non sembrano essere emersi elementi tali da giustificare un fermo. Semmai ci sono due denunciati: il cittadino ghanese e quello sudanese. A decidere saranno i magistrati della Procura di Trapani, ma potranno farlo solo una volta attraccata la nave: solo in quel momento infatti si radicherà la competenza della Procura.

ore 14.55 Dopo vari rinvii l’imbarcazione della Guardia Costiera italiana con a bordo 67 migranti sta attraccando a Trapani. E si profila una denuncia per due dei migranti a bordo della Diciotti: i reati ipotizzati sono impossessamento di nave, minacce e violenza privata. Pare che due soggetti siano indagati.

ore 14.30 La nave si sta dirigendo verso il Porto di Trapani. Una decina di minuti e dovrebbe attraccare.

ore 12.15 In un clima surreale, nella banchina del molo Ronciglio, si continuano a formulare le ipotesi più improbabili, sulla nave Diciotti che si trova al largo del Porto di Trapani dal quale risulta visibile. Alcune fonti affermano che per evitare problemi di ordine pubblico, il cargo potrebbe essere fatta attraccare in un altro Porto (alcuni parlano anche di Marsala). La verità è che l’attracco non è avvenuto perchè l’ordine negativo viene direttamente da Roma. Al molo però nessuno sa dare indicazioni precise. Trapela soltanto il fatto che vi sono comunicazioni non meglio precisate di attendere novità.

ore 11.40 La nave, secondo quanto si apprende dagli inviati al Porto di Trapani, si era avvicinata al molo ma è stata fatta allontanare probabilmente per gli ordini ricevuti dal Ministro Salvini e per far proseguire i controlli. Secondo indiscrezioni però, pare ci sia un braccio di ferro tra il Ministro dell’Interno Salvini (Lega) e quello dei Trasporti e Infrastrutture Toninelli (M5S).

ore 11.30 Intanto, anche se non è ancora chiaro, non è stato accordato il permesso di attraccare al molo Ronciglio, alla nave Diciotti. La banchina è affollatissima di personaggi più o meno interessati alla vicenda. Rappresentanti di testate giornalistiche locali e nazionali con i quali si sono commentate le dichiarazioni rese dal vice premier e Ministro dell’Interno, Matteo Salvini, il quale ha detto che “… prima di concedere qualsiasi autorizzazione all’attracco, attendo di conoscere le generalità e la nazionalità dei dirottatori che dovranno scendere dalla nave, ammanettati”. Intanto filtra l’indiscrezione che dopo le verifiche della Polizia, non risulterebbero indagati relativi alla presunta protesta dei migranti a bordo della Vos Thalassa e di conseguenza nessuna informazione sarebbe giunta alla Magistratura trapanese sugli autori della presunta contestazione.

Porto di Trapani Diciotti 2018

Il tendone allestito per accogliere i migranti della Diciotti

ore 11.05 La nave non è ancora attraccata, sembra che a bordo si stiano completando le indagini relative al presunto “dirottamento” del cargo. Dopo il salvataggio, infatti, alcuni migranti avrebbero minacciato l’equipaggio e il capitano delle nave, si immagina per non essere riportati in Africa. Sono così saliti a bordo del rimorchiatore uomini della Capitaneria di porto e della Polizia per raccogliere elementi da riferire all’autorità giudiziaria. Al Porto intanto, oltre al sindaco di Trapani Giacomo Tranchida, è presente Francesco Viviano, ideatore del movimento “Magliette rosse”. Diversi gli esponenti politici presenti a vario titolo. I giovani Dem e l’Unione provinciale del Partito democratico sono presenti, come da loro affermato, per monitorare la situazione. Dobbiamo restare “umani” ha affermato il segretario provinciale dei Democratici, Marco Campagna, a cui ha fatto eco, l’ex parlamentare nazionale, l’alcamese Massimo Fundarò: “I nostri porti rimangono aperti come è sempre accaduto nella storia”.

Sta arrivando al Porto di Trapani la nave Diciotti con a bordo i 67 migranti che erano stati soccorsi domenica scorsa dal cargo Vos Thalassa. Una motovedetta della Capitaneria di Porto di Trapani, sta per scortare la nave al molo Ronciglio del capoluogo trapanese, affollato al momento da giornalisti e manifestanti in magliette rosse. Alcuni di loro si stanno “ammanettando” in segno di protesta sul molo dove c’è un dispiegamento di Forze dell’Ordine, task force per accogliere i migranti predisposta dalla Prefettura. L’arrivo era previsto per le 8, ma è slittato per “questioni tecniche.

Francesco Viviano

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