I due

Gaspare De Blasi

Marsala

I due

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giovedì 08 Settembre 2016 - 07:30

Sullo sfondo di un dibattito politico che ha per oggetto la raccolta dei rifiuti, si consuma una polemica tra due dei personaggi di maggiore spessore che animano la scena amministrativa del comune di Marsala da anni. Noi non sappiamo chi abbia ragione e chi di conseguenza torto. Abbiamo le nostre idee in proposito e le abbiamo già espresse in queste nostre note. Agostino Licari, che ricopre la carica di vice sindaco con l’ingrato compito di occuparsi del settore servizi, è in politica da tanti anni. Lo ricordiamo giovane Consigliere comunale negli anni ’90. Poi dopo una pausa per impegni familiari e professionali che lo hanno portato ai vertici della pubblica amministrazione, è stato “richiamato alle armi” nella duplice veste di Consigliere comunale e segretario del partito, nel periodo del sindaco Carini. Periodo difficile con il partito della sinistra ridotto al lumicino con appena due Consiglieri comunali (minimo storico a Palazzo VII Aprile). Poi nuova sosta (erano i tempi di Giulia Adamo sindaco), infine Alberto Di Girolamo che lo ha voluto accanto a sé nell’attuale avventura amministrativa. Licari ha attraversato tutta la storica fase che va dal Pci al Pd, passando dal Pds ai Ds. Se ha fatto bene lo dirà e lo dice la gente. Noi abbiamo un ricorso personale di quando in una sala gremita l’allora candidato Di Girolamo lo presento come suo possibile vice. Il risultato della gente di sinistra fu un ‘ovazione persino superiore a quella che aveva avuto lo stesso attuale sindaco. Testimonianza di quanto Licari sia presente nella sinistra marsalese. Più turbolenta, ma altrettanto importante, la storia di Michele Gandolfo. Tradizione socialista, il papà fu sindaco più volte, entra in politica giovanissimo medico ed occupa diversi ruoli istituzionali da oltre 20 anni. Negli anni passati, come era un po’ di moda, si candita con la destra per poi tornare alle origini. E’ stato capogruppo di Forza Italia prima e del Pd poi. I suoi interventi in Consiglio comunale, anche da chi non li condivide, sono stati sempre seguiti attentamente. Mai banale a volte molto polemico è ritenuto uno dei consiglieri che meglio sa “leggere le carte”. Ricordiamo il modo puntuale e scrupoloso con cui ha diretto la commissione d’inchiesta sull’ Ato nella passata consiliatura. Ora i due si trovano contrapposti in una polemica che a volte, pur se nobile nei contenuti, appare sterile. Sono due stimati professionisti che rischiano di logorasi nel nulla. I partiti che li annoverano tra le proprie fila facciano il possibile perché non perdano, stancandosi, la voglia di dare un aiuto alla città. Poi continuino ad avere diverse idee e posizioni, polemizzino e si dividano (anche se va ricordato loro che stanno dalla stessa parte politica). Ci permettiamo, noi che li conosciamo da sempre, un consiglio: si dividano, si mandino a quel Paese, ma con allegria. Marsala ha bisogno di loro (ma anche di altri).

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