I Selfie della Generazione Z

Claudia Marchetti

Marsala

I Selfie della Generazione Z

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sabato 25 Marzo 2017 - 07:30

Gli adolescenti spesso per sentirsi “grandi” e accettati dalla loro cerchia di coetanei, fumano, portano tacchi alti, rossetti troppo vistosi, jeans troppo stracciati, marinano la scuola, raccontano qualche bugia ai genitori, salgono in sella a moto di chissà chi. Tutte le generazioni hanno vissuto questi momenti, alcune con più tabù, altre, come quelle di oggi, con più libertà. Troppe e senza controlli. Ad ognuna di queste generazioni, le proprie caratteristiche, la collocazione storica, la moda del momento. I ragazzi di oggi, con più mezzi a disposizione rispetto a prima dovrebbero essere anche più avvantaggiati, soprattutto culturalmente, ed invece non hanno saputo gestire tutte queste informazioni che il web, la tv, la società, la sottocultura, hanno dato loro in pasto. I Baby Boomers hanno vissuto negli anni ’50, la Generazione X dai mitici ’60 in poi, la Millenial Generation i ’90. Oggi è la Generazione Z che desta preoccupazione.

Sempre iperconnessi, più sensibili alle notizie provenienti dal mondo, vengono considerati anche più intelligenti. D’altronde essere giovani non vuol dire essere anche stupidi. Ma quello che sta accedendo di recente, desta molta apprensione. Una settimana fa, un ragazzino è morto in Calabria mentre si faceva un selfie sui binari di una ferrovia. Questo vizio aberrante, stupido, becero che offende un’intera generazione di giovani, si era diffuso tempo fa fino a farci scappare il morto. In queste ore altri minori sono stati denunciati per aver fatto dei selfie sui binari. Proprio l’altro ieri, in un passaggio a livello del marsalese, nella vicina periferia nord, in zona Spagnola, due ragazzini sui 15, 16 anni, sono stati “beccati” tra i binari da alcuni automobilisti che transitavano, in quanto nessun treno stava passando, le sbarre erano aperte e tutto era normale. Anche se per la verità, le sbarre dei passaggi a livello della nostra città, in determinate zone, sono spesso e volentieri rimaste aperte al passaggio del mezzo ferroviario. Questi giovanissimi erano distesi lungo la linea ferrata a farsi selfie col cellulare, nello sconcerto dei passanti che hanno provato a richiamarli.

Facendo una ricerca su Facebook, si può notare qualche studentello marsalese che, nella foto del profilo, è coricato tra i binari e sorride. Per lui forse è divertente, goliardico, adrenalinico, di fatto però è pericoloso e genera emulazioni. La Polizia Postale – ma anche tutte le persone di buon senso, gli insegnanti, i ragazzi che conoscono casi del genere – devono segnalare a Facebook o alle competenti autorità la pericolosità dei gesti. L’omertà non è mai servita a nulla, soprattutto in una terra come la Sicilia. L’invito che rivolgo ai dirigenti scolastici e ai docenti è quello di parlarne in classe con gli alunni, perchè tra loro si nascondono soggetti, magari i più insospettabili, che rovinano l’intelligenza della loro Generazione Z che ha avuto la fortuna di vivere a pieno lo sviluppo multietnico. Un invito lo rivolgo alle Autorità e, senza creare allarmismi, anche alle famiglie… parlate di più con i vostri figli e senza addossargli ulteriori ansie e paure, spiegate loro con le adeguate parole, che ci sono dei limiti a tutto.

Foto archivio

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