Il circo di Giovanardi

Claudia Marchetti

Marsala

Il circo di Giovanardi

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sabato 11 Novembre 2017 - 07:30

E’ stata approvata la legge che vieta l’uso degli animali nel circo. Fine di un’epoca che ha visto le grandi famiglie circensi, dagli Orfei ai Togni, far divertire generazioni e generazioni con le loro acrobazie e con i loro animali, spesso, da “savana” e non certo nei loro habitat naturali. Il disegno di legge (2287-bis) prevede in realtà la graduale eliminazione degli animali nei circhi. Anni fa infatti, vennero rese note, tramite inchieste, le barbarie a cui venivano sottoposti leoni, tigri, elefanti, giraffe che, per eseguire gli ordini dei loro domatori, venivano tenuti in cattività dentro gabbie in precarie condizioni a subire le peggiori vessazioni e a volte anche maltrattamenti. Questo in via generale, s’intende.

Infatti, già da qualche anno, alcune note “casate” circensi, hanno iniziato a sperimentare vie alternative all’uso degli animali, puntando sugli acrobati, sui giochi d’acqua o sul ghiaccio, sui motori. Forse perché, evidentemente, è anche calato il flusso di gente che frequenta il circo. Le migliori realtà sono ad esempio le Cirque du Soleil, dove artisti-acrobati mettono su spettacoli di una bellezza scenografica impressionante lanciando anche messaggi importanti. Questa estate a Marsala ha avuto molto successo il Circo Panico di artisti, musicisti e attori che hanno creato una realtà di street art fatta molto bene; uno spettacolo in particolare ha registrato sempre il sold out, quello in cui si narrava una storia attraverso i testi dei cantautori italiani. Oggi passa la legge che fa contenti gli animalisti della Lav e la Fnovi ma anche tanti cittadini di buon senso.

A questo moto di giubilo, o quasi, ha fatto grande eco la dichiarazione del senatore Giovanardi che si dice difensore del circo. Parole però, pericolose le sue e prive di ogni logica: “Perché non togliamo anche gli animali a chi va a salvare le persone sotto le valanghe, al mondo dell’ippica, ai cinque milioni di italiani che hanno i cani negli appartamenti – afferma il politico -? Non si capisce il motivo per il quale i cuccioli dell’uomo, i bambini, vengono addestrati mandandoli a scuola e invece gli uomini non possono lavorare con gli animali come è sempre stato fatto?”. Caro onorevole, primo: addestrare e maltrattare sono due termini con significato molto, molto diverso. Cosa facciamo, togliamo anche i cani ai non vedenti? Gentilissimo onorevole, per lei andare a scuola e formarsi, farsi una cultura, studiare è “addestrare”? Scommetto che lei non si è fatto mai addestrare, è così? Sa, si vede.

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