“Il confronto che conta è quello con la gente”. Di Girolamo spiega il suo “no” al dibattito con gli altri candidati e promette: “Lavorerò per unire”

Vincenzo Figlioli

“Il confronto che conta è quello con la gente”. Di Girolamo spiega il suo “no” al dibattito con gli altri candidati e promette: “Lavorerò per unire”

Condividi su:

domenica 24 Maggio 2015 - 15:41

Uno dei temi che spesso caratterizza le campagne elettorali è quello del confronto pubblico tra i candidati. In passato, spesso è stato fatto, altre volte no. Dopo gli appelli dei suoi avversari, il candidato Alberto Di Girolamo è tornato a spiegare perchè non intende partecipare a un’iniziativa pubblica assieme a Grillo, Angileri e Armato. “Perché non faccio il confronto? Perché il confronto che conta è quello con la gente ogni giorno e poi perché sono un tipo pacato ma non uno sprovveduto. È chiaro che il confronto serve a chi insegue per fare bassa propaganda. Ciascuno faccia la sua propaganda, ma non saremo certo noi ad offrire loro un palcoscenico ben allestito”, dichiara Di Girolamo. L’impressione è che, comunque, la sua presa di posizione nasca dai ripetuti scambi polemici delle ultime settimane con Massimo Grillo. “Ho scelto di fare una campagna dai toni pacati – spiega ancora il cardiologo – perché questo è il mio carattere. E mi dispiace se qualcuno ha scambiato la mia pacatezza caratteriale per arrendevolezza. Ho risposto a tono quando è stato necessario, ma resto convinto del fatto che la nostra comunità abbia diritto ad una campagna elettorale serena”. Il segretario del Pd si sofferma poi sulle iniziative condotte in queste settimane: “Noi ci siamo allenati con le primarie e oggi siamo in perfetta forma. In questa campagna, condotta alla vecchia maniera, bussando alle porte, stringendo mani, andando casa per casa, ho fatto il pieno di umanità. Quella tipica umanità siciliana, discreta, che si nasconde dietro un velo di imbarazzo. Ho ricevuto tanto e spero di aver dato altrettanto alle tante persone che ho incontrato”.

Infine, un richiamo all’unità di tutti i marsalesi, che è anche un invito al dialogo a tutte le forze politiche dopo le elezioni. “Io dico che non bisogna avere paura dell’onda del cambiamento, ma saperla cavalcare da sperimentati uomini di mare. Non serberò rancore contro chi oggi dispensa veleno. So che il clima da corrida della campagna elettorale corrompe anche gli spiriti più integerrimi. Per questo dopo le elezioni chiederò il contributo di tutti, perché del contributo di tutti Marsala ha bisogno. Noi non divideremo la città in buoni e cattivi, amici e nemici, chi sta con me e chi è contro di me. Non si può pensare di governare Marsala dividendo i marsalesi. Noi lavoriamo per unire perché Marsala rinascerà tutta insieme”.

Condividi su: