Il Consiglio comunale di Alcamo ha approvato il rendiconto 2017

redazione

Il Consiglio comunale di Alcamo ha approvato il rendiconto 2017

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giovedì 08 Novembre 2018 - 19:22

Con 13 voti a favore la maggioranza pentastellata, all’interno dell’Aula Falcone-Borsellino, ha deliberato il bilancio consuntivo dello scorso anno. Sei sono stati i voti contrari della minoranza (Allegro e Messana dell’UDC, Ruisi e Pitò di Alcamo-Cambierà, Calandrino di Sicilia Futura, Dara di Noi per Alcamo). Prima della votazione ha abbandonato la seduta consiliare la democristiana Rita Norfo.

Ieri, nel tardo pomeriggio, sono ripresi i lavori del Consiglio comunale sospeso martedì per consentire ai revisori dei conti di fare chiarezza sulle criticità sollevate dalla maggioranza e dalla minoranza in merito alla loro relazione sul rendiconto 2017. Prima della seduta consiliare, la seconda commissione, competente in materia di bilancio, si è riunita nuovamente per prendere atto della relazione aggiornata e redatta dall’organo di revisione. È stato il dottore Calogero Sclafani, uno dei tre componenti del citato organo, a scusarsi per l’inconveniente con i rappresentanti politici nel corso del dibattito in Aula Consiglio. “Ci scusiamo per avere fatto in fretta e, chiaramente, per non aver valutato opportunamente qualche controllo di incrocio, ma, comunque sia, noi siamo dell’idea che abbiamo avuto la collaborazione dell’ufficio e intendiamo averla con tutto il Consiglio”, ha affermato il dottore Sclafani. Il revisore dei conti è stato invitato dal consigliere Gino Pitò a spiegare un passaggio della relazione, esattamente la pagina 42, dove vi è riportata una tabella, non prevista dai principi contabili, che i revisori comunque hanno voluto inserire, e relativa all’andamento triennale dei residui dell’ente. L’organo di revisione ha, infatti, rilevato un miglioramento di detto andamento. Invece, ha sottolineato, anche in relazione alle nuove modifiche che potrebbe apportare la finanziaria, e dal momento che si preverrebbero degli stralci, di non dovere tenere in conto dei residui ante 2012. Dunque, confluendo attualmente nell’avanzo di amministrazione, la loro spendibilità potrebbe essere “non congrua” e quindi potrebbe scaturire un rischio dall’investimento.

Altro chiarimento è stato poi effettuato sul metodo di calcolo concernente il Fondo Crediti di Dubbia Esigibilità. È stato dichiarato che è stato utilizzato quello della media semplice. Dopo, è stato fatta luce anche sul dato della sanzione di 534 mila euro circa ad una sola ditta ( vi è attualmente una causa pendente al Tar sul permesso di costruire), descritta nella relazione dei revisori impropriamente come una sanzione edilizia dovuta al ritardo pagamento, e inglobato nel computo dell’accertamento effettuato nell’anno di competenza (2017) che ammonta in totale a 1.261.031,68 euro. Da questa cifra non risultano ancora incassati dalla tesoreria, ma presenti nei conti correnti postali dell’ente, presso i quali i cittadini hanno effettuato il pagamento, 353.118,74 euro. Inoltre, è stato spiegato l’effetto delle nuove regole sull’armonizzazione in merito alle sanzioni previste dal codice della strada che adesso vanno tutte accertate. Anche per queste sanzioni è previsto il FDCE. Quindi, in seguito all’accertamento della polizia municipale sono aumentati i ruoli relativi al 2015 e al 2016. Poi, per quanto concerne i residui attivi e passivi allocati nelle partite di giro, nella relazione aggiornata dei revisori contabili adesso si evidenzia che nella tabella stilata dagli uffici non vengono riportati e ammontano a 621.949,37 euro sia in entrata che in uscita. Per quanto riguarda i controlli sugli automezzi e le spese sul carburante, l’unico dato non preciso della relazione dei revisori era quello relativo al 2011, in quanto non era stata fatta all’epoca una percentuale rispetto a quell’anno. Detti esborsi non sono da confondere con quelli per la rappresentanza istituzionale. L’ente, infatti, dispone di una sola auto istituzionale e quindi rientra nei vincoli di contenimento della spesa previsti nel 2009 dalla normativa nazionale.

Fatte le dovute delucidazioni, il consesso civico ha ripreso il dibattito. Il capogruppo dell’UDC Saverio Messana ha dichiarato: “Io mi rivolgo alla politica, perché poi siete voi che avete in mano la situazione della città. Il Movimento 5 Stelle deve prendersi la responsabilità anche di questo. Perché io faccio politica e mi rivolgo alla politica”. Poi, rivolgendosi alla dirigente Enza Anna Parrino intervenuta “fuori campo” ha affermato: “Mi dispiace che è intervenuta la dirigente, ma io mi rivolgo alla politica. Io il suo nome non l’ho fatto ingegnere, non mi faccia dire cose che non ho detto. Si vada a vedere lo streaming. Va bene? E non mi interrompa anzi.” Successivamente, il consigliere Messana ha aggiunto “Questo Consiglio comunale per svolgere il lavoro in maniera serena, per le tre cose importanti durante l’anno, deve avere il tempo necessario. E, per dare il contributo che ognuno di noi vorrebbe dare, non c’è il tempo di farlo. Questa è la cosa importante, il dato politico che ogni consigliere deve fare. Senza puntare il dito su nessuno. Però le cose stanno così. Bisogna avere il coraggio di dirle queste cose.” Dopo, è intervenuta la consigliera comunale Noemi Scibilia, presidente della seconda commissione competente in materia di bilancio “Oggi, in commissione ci siamo visti alle 16.30. Capite bene che abbiamo avuto circa un’ora (di tempo n.d.r.). La relazione è arrivata qualche minuto prima della commissione. Abbiamo avuto il tempo che ha avuto il consigliere Pitò. Come diceva, ha avuto 10 minuti per leggerla. Noi l’abbiamo letta direttamente in commissione e sicuramente dispiace a tutti. Lì, ovviamente, le dico che la tempistica è mancata. È mancata e non ritengo che la responsabilità sia di questa amministrazione se è tardata e, soprattutto, se i dati all’interno della relazione erano errati e sono stati corretti. Sicuramente, si può sempre migliorare a livello tempistico”, in seguito la consigliera grillina ha aggiunto: “Ricordo a tutti che il Documento di programmazione, il DUP, è all’interno delle commissioni da qualche mese e lo porteremo in Consiglio comunale tra una settimana e mezzo. Quindi, in quel documento sicuramente non si potrà dire a questa amministrazione che si è ritardato il tempo, la possibilità da questi consiglieri di apportare delle migliorie e, soprattutto, una loro idea diversa”.

L’esponente di Noi per Alcamo Francesco Dara ha dato il suo contributo al dibattito in Aula in questo modo “Cerchiamo ognuno di occuparci del nostro ruolo. Molto spesso si cerca di scavalcare i ruoli di altri. Un Consiglio comunale così attento, una minoranza così vigilante… Cara presidente Scibilia, deve essere stimolata da una minoranza attiva, che la vigila. Dopodiché spero di non fare ancora repliche, interventi, perché ieri sera è già stato sviscerato tutto. Se poi dobbiamo prenderla come passerella perché in prima serata, in streaming, la gente ci ascolta, allora…”. Prima della dichiarazione di voto la consigliera comunale democristiana Rita Norfo si è allontanata dall’Aula Falcone-Borsellino affermando “Io ritengo che quest’atto non lo posso votare né contrario né astenuto, non perché voglio esimermi nella votazione di prendermi delle responsabilità su questo atto, che è un atto importantissimo per questo Comune di Alcamo. Ritengo che questa amministrazione non merita la mia presenza in Aula nel momento in cui viene votato quest’atto”. Una decisione, quella della consigliera, divergente rispetto al resto del gruppo politico UDC del quale ancora fa parte, ma dalla cui linea politica sembra prendere ancora una volta le distanze. Il capogruppo democristiano, infatti, ribadendo il voto contrario preannunciato ieri sera ha affermato: “Questo è l’UDC ufficiale, se lei permette, grazie Presidente”. Va precisato, appunto, che la dichiarazione di voto per il regolamento comunale deve essere annunciata solamente dai capigruppo o da un consigliere dello stesso partito che esprime voto diverso. I due esponenti del gruppo federato ABC-Alcamo Cambierà, Gino Pitò e Mauro Ruisi, sono intervenuti in tal modo: “Il voto è negativo, semplicemente sottolineando aspetti politici legati intanto: al ritardo clamoroso di sei mesi e sette giorni rispetto alla scadenza di legge che non ci ha consentito di programmare; ai 6,5 milioni di FPV (fondo pluriennale vincolato n.d.r.) che significa che non siamo riusciti a lavorare bene il quel settore; e alla cassa che sta esplodendo, nel senso che sta arrivando a 15 milioni e qualcosa. Quindi, il voto è negativo esclusivamente per delle motivazioni politiche basate su dati di fatto del consuntivo rispetto a quel DUP che si rifà a quell’anno”, ha spiegato il primo. “Il gruppo che io presiedo vota negativamente, evidentemente nella mia persona, per quella che poi è la distanza che esiste fra il documento di programmazione al rendiconto che è stato presentato da questa giunta”, ha dichiarato il secondo. Infine, il capogruppo del M5S, Francesco Cusumano, all’annuncio del voto favorevole ha aggiunto “È alquanto offensiva la frase pronunciata dalla collega Norfo quando dice che questa amministrazione non merita la sua presenza. Se l’avesse detto qualcuno della maggioranza, apriti cielo, chissà cosa sarebbe accaduto!”. Dunque, con 13 voti a favore la maggioranza pentastellata, all’interno dell’Aula Falcone-Borsellino, ha deliberato il bilancio consuntivo dello scorso anno. Sei sono stati i voti contrari della minoranza presente in Consiglio comunale (Allegro e Messana dell’UDC, Ruisi e Pitò di Alcamo-Cambierà, Calandrino di Sicilia Futura, Dara di Noi per Alcamo).

Linda Ferrara

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