Il Consiglio comunale di Alcamo manda indietro il regolamento sulla raccolta differenziata

redazione

Il Consiglio comunale di Alcamo manda indietro il regolamento sulla raccolta differenziata

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sabato 19 Maggio 2018 - 06:30

Diverse polemiche hanno caratterizzato i lavori di giovedì sera che si sono svolti all’interno dell’organo elettivo ed, in particolare, quella avente ad oggetto il regolamento comunale stilato dagli uffici comunali, bacchettati dall’esponente della maggioranza, la pentasellata Rosalba Puma. Unanime è stata l’indignazione delle altre forze politiche.

Un’Aula Consiglio caratterizzata dal sentimento dell’indignazione è stata quella che si è tenuta nella serata di giovedì. Infatti, ben tre punti all’ordine del giorno sono stati rinviati a data da destinarsi a causa delle pregiudiziali sollevate da alcuni consiglieri comunali.

In particolare, l’argomento che ha fatto andare in escandescenza una componente della stessa maggioranza pentastellata, la consigliera comunale Rosalba Puma, è stato quello relativo al regolamento sulla raccolta differenziata proposto dagli uffici comunali. L’esponente grillina, presidente della quarta commissione competente in materia, ha definito l’organo elettivo di ieri come “il Consiglio dell’indignazione” a causa del trattamento riservato, a suo dire, al lavoro dei rappresentanti politici da parte della direzione 4 che si è occupata della redazione del regolamento citato e che avrebbe portato in Aula Falcone-Borsellino, per la seconda volta, la proposta di delibera senza le modifiche suggerite dai componenti della succitata commissione. Alcuni degli emendamenti, infatti, sarebbero stati proposti e concordati con gli uffici già all’inizio dell’anno. “La cosa che più spiace è che questo può essere definito il Consiglio dell’indignazione, perché queste osservazioni, io lo ribadisco fortemente, sono state fatte a suo tempo, a gennaio. Bastava leggere il verbale. Noi come commissioni siamo chiamati ad esprimere un parere che non è vincolante, ma ci viene chiesto di esprimerci. Quindi, io pretendo come rispetto di ruolo, ma prima di tutto rispetto delle persone, che il nostro parere venga letto, perché bastava leggerlo e riportarlo pedissequamente nella nuova bozza di regolamento per evitare che succedesse tutto questo”, ha affermato la consigliera comunale del Movimento 5 Stelle. Successivamente, la portavoce grillina ha spiegato il voto di astensione espresso in commissione: “La cosa che più mi disgusta è avere vanificato il lavoro di noi consiglieri. Nella seconda (seduta n.d.r.) commissione, abbiamo fatto solo due commissioni, abbiamo ritenuto neanche indispensabile farne una terza per convocare il dirigente che era stato convocato in entrambe. La prima volta ha giustificato l’assenza”, ed ha aggiunto: “Ma a questo punto, nel momento in cui vediamo che il regolamento viene riproposto in maniera identica, senza alcuna variazione sostanziale di punti, che avevamo condiviso con il dirigente essere errati, a questo punto perché dobbiamo procedere? Il nostro parere è stato l’astensione, ma l’astensione non perché avevamo qualcosa da dire o perché non condividevamo. L’astensione perché, veramente, uno rimane senza parole. Il lavoro di un consigliere non può essere sminuito e svilito a questo punto. È come se si volesse far calare un alone sulla passione che noi tutti mettiamo nello svolgere il nostro compito e il nostro senso civico. E questo non è ammissibile”.

Dopo, l’intervento della pentastellata è stato seguito dal contributo dell’esponente di minoranza, il consigliere comunale Saverio Messana dell’UDC, il quale ha dichiarato: “Sono a favore della pregiudiziale perché sono veramente indignato come consigliere comunale che, per la seconda volta, questo regolamento viene in Consiglio comunale. Siccome, io ho rispetto per le commissioni e, dopo tutto quello che ha detto il presidente della quarta commissione, sono tre volte indignato”. Poi, il democristiano Messana ha continuato: “Non è possibile che un dirigente porta in Consiglio comunale, per ben due volte, un regolamento e fa copia della prima, sbagliando la prima e la seconda. Io questo non l’accetto più. Veramente, io sono indignato per questo motivo. Perciò, per questi motivi, l’UDC è favorevole alla proposta di pregiudiziale della collega Puma”.

Sul punto il presidente del Consiglio comunale, Baldo Mancuso, ha voluto precisare a beneficio dell’Aula consiliare: “Con questa formula pregiudiziale, mi corregga il segretario se sbaglio, il regolamento non potrà essere riproposto uguale, ma almeno deve essere modificato nelle parti che vengono indicate”.

Infine, il consigliere comunale Mauro Ruisi di Abc-Alcamo Cambierà, criticando anche l’amministrazione comunale, ha così manifestato il suo pensiero: “Che la maggioranza si rivolga così alla sua amministrazione, a fronte di quello che sta succedendo, mi lascia veramente molto perplesso. Mi dispiace nel senso che da consigliere sono profondamente vicino ed è una cosa che molte volte ci siamo detti. Ci siamo detti che il Consiglio merita rispetto, il Consiglio quando porta avanti delle pretese, a questo punto assolutamente scandite, precisate, ovvie, perché non stiamo parlando « io ti ho detto, dovevi capire », qualcosa di assolutamente palese, palesato nei verbali. E, però, io credo che questa sia anche una responsabilità dell’assessore che presiede a questo settore ed è una responsabilità politica, perché di questo dobbiamo parlare. Questo non lo dico per rimproverare nessuno, lo dico perché, secondo me, anche questo va detto. A fronte del fatto che è un difetto, un problema che penalizza questo comune, questo Consiglio, ma, comunque, tutta la città. A fronte del fatto che dopo cinque mesi ci ritroviamo in questa situazione”. Il rappresentante politico del movimento ABC ha poi concluso affermando: “Ho un timore che, oramai, dopo tanti anni di Consiglio comunale, sono fra i dinosauri di questa consiliatura, veramente, mi lascia l’amaro in bocca. Ho la sensazione a volte di vivere un deja vu qua dentro. Molte volte, i consiglieri comunali, a ragione, si lamentano, di inefficienze degli uffici che, però, non sortiscono l’effetto che tutti speriamo. Allora, io credo che la politica debba fare la politica e deve essere quella che a fronte di questi j’accuse che fanno i consiglieri, di fronte all’evidenza, non può che essere portatrice di questo grido e fare in modo che le cose cambino. Però, con una prontezza concreta perché così come gli oneri ci sono gli onori. Da questo punto di vista, sono ovviamente a favore di questa pregiudiziale, ma non posso non evidenziare, quelle che sono le responsabilità di tipo tecnico, ma, soprattutto di tipo politico”.

La questione pregiudiziale è stata votata all’unanimità dei presenti. Nel corso della seduta consiliare è stato rinviato all’ufficio competente anche un debito fuori bilancio. A sollevare in Aula Consiglio la pregiudiziale, in questo caso, è stato il consigliere comunale Gino Pitò del gruppo politico ABC-Alcamo Cambierà. Gli altri due debiti fuori bilancio, previsti tra i punti all’ordine del giorno dell’organo elettivo, invece, sono stati approvati.

Linda Ferrara

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