Il regista alcamese Giovanni Calvaruso punta sul crowfunding per il suo secondo lungometraggio, “Vite da sprecare”

redazione

Il regista alcamese Giovanni Calvaruso punta sul crowfunding per il suo secondo lungometraggio, “Vite da sprecare”

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domenica 20 Dicembre 2015 - 19:59

Nuovo progetto cinematografico per il regista alcamese Giovanni Calvaruso. Dopo i consensi ottenuti con l’opera prima “31 gradi kelvin”, che ha anche ricevuto una prestigiosa Menzione Speciale al 36° Festival du Film Italien de Villerupt, il giovane autore siciliano si affida al crowfunding per finanziare il suo secondo lungometraggio, “Vite da sprecare”. Un progetto che intende raccontare utilizzando il registro del docu-film, una storia che merita di essere conosciuta e di entrare a far parte della coscienza collettiva siciliana e nazionale. Il titolo è ispirato a un passo del libro di Tiziano Terzani, “Un indovino mi disse”, in cui l’autore, a proposito dei giovani prigionieri politici della Birmania di metà anni ’90 mandati ai lavori forzati, scrive: “Per la dittatura erano tutti criminali, uomini da incatenare, vite da sprecare, senza lasciar traccia […]”. Vite da sprecare sarà girato nella Sicilia occidentale durante la primavera del 2016 e le riprese dureranno tre settimane. Il film verrà girato in qualità 4K ed è pensato e strutturato per essere distribuito in prima istanza nelle sale cinematografiche. L’argomento e la trama del film verranno svelate nel mese di gennaio del 2016.

titolo Vite da sprecare“Per produrre il nuovo film – spiega Calvaruso – ho deciso di sperimentare per la prima volta il crowdfunding, una via nuova e alternativa a quelle tradizionali, un processo di finanziamento dal basso, per cui un gruppo di persone finanzia altre persone attraverso libere donazioni in cambio delle quali riceve una o più ricompense. Il crowdfunding è una importante fonte di finanziamento ogni anno per circa mezzo milione di progetti europei che altrimenti non riceverebbero mai i fondi per vedere la luce. Soltanto nel 2013 in Europa sono stati raccolti fondi pari a circa un miliardo di euro. […] Sostenere un progetto di raccolta fondi significa partecipare attivamente a una comunità economica di tipo nuovo, consentire la crescita di un progetto e permettere a storie e idee di nascere dal basso, in maniera condivisa, insieme. Significa credere in un progetto, supportare le persone che lo promuovono e far parte di una comunità. Per finanziare il nostro progetto e promuovere la campagna di raccolta fondi abbiamo deciso di appoggiarci a una delle più importanti piattaforma di crowdfunding esistenti in Italia, Produzioni dal basso”.

La campagna di raccolta fondi per “Vite da sprecare” è iniziata lo scorso 11 dicembre sul sito di Produzioni dal basso e ora ci sono 53 giorni di tempo, fino al 7 febbraio 2016, per raccogliere tutte le donazioni. Dopo tale data non sarà più possibile raccogliere fondi per questo progetto. “Abbiamo fissato un budget di 25.000€ che coprirà circa 1/4 del costo del film – aggiunge Calvaruso -. Ogni sostenitore può donare dai 10€ in su e abbiamo previsto una serie di ricompense proporzionate al valore della donazione (attestato di finanziatore, locandina del film, il film in versione digitale HD, il dvd del film, la t.shirt, nome nei titoli di coda, etc)”.

Per contribuire, basta andare sul sito www.produzionidalbasso.com oppure usare il link diretto del sito www.produzionidalbasso.com/project/vite-da-sprecare/. Dalla pagina del progetto si clicca poi sui tasti “partecipa” o “ricompense”, scegliere l’importo della donazione e la relativa ricompensa e completare l’operazione scegliendo fra le modalità di pagamento disponibili.

Link diretto donazioni: www.produzionidalbasso.com/project/vite-da-sprecare/

Sito donazioni crowdfunding: www.produzionidalbasso.com

Pagina Facebook: Vite da sprecare

Canale Youtube: Vite da sprecare – Film

E-mail del film: vitedasprecare@gmail.com

Laureato in Storia e Critica del Cinema presso l’Università degli Studi di Roma “La Sapienza”, Giovanni Calvaruso ha iniziato a lavorare come aiuto/assistente alla regia alla produzione di molti film di alcuni fra i più affermati registi italiani, (Pasquale Scimeca, Ficarra e Picone, Marco Bellocchio, Emma Dante, Renato De Maria). Dopo avere realizzato alcuni cortometraggi no-budget, nel 2012 gira il suo primo documentario prodotto dalla Tramp Ltd e intitolato “Impazzite schegge” che racconta la città di Palermo e le sue pulsioni e i suoi conflitti attraverso alcune delle band che fanno musica nel capoluogo siciliano. Nel 2013 realizza il suo primo lungometraggio intitolato “31 gradi kelvin” prodotto dalla società Arbash fondata da Pasquale Scimeca, con il contributo della Sicilia Film Commission. 31 gradi kelvin partecipa a diversi festival internazionali aggiudicandosi, fra gli altri premi, una Menzione Speciale della Giuria (presidente Edoardo Winspeare) al 36° Festival du Film Italien de Villerupt con la seguente motivazione: “L’interessante esordio di Calvaruso si fa notare per un registro dove la denuncia e la tensione morale non sacrificano la poesia. Già maturo nella caratterizzazione dei personaggi e soprattutto sicuro nello stile, il regista ci presenta una Sicilia inconsueta popolata di gioventù precaria sotto un cielo plumbeo. Nel film non c’è alcun cedimento al fascino facile della grande isola mediterranea, la sua visione pessimistica della realtà non consola ma fa partecipare lo spettatore sgomento al “genocidio di una generazione”.

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