Il senatore Santangelo: “La famiglia di Nino Via lasciata sola. Le istituzioni sostengano chi ha subito la perdita di un proprio caro”

Vincenzo Figlioli

Il senatore Santangelo: “La famiglia di Nino Via lasciata sola. Le istituzioni sostengano chi ha subito la perdita di un proprio caro”

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martedì 26 Maggio 2015 - 11:48

Il portavoce al Senato del Movimento 5 Stelle Vincenzo Maurizio Santangelo ha presentato un’interrogazione al Ministro degli Interni Angelino Alfano. Nell’atto, sottoscritto anche da altri dieci parlamentari (Cappelletti, Crimi, Marton, Puglia, Donno, Martelli, Bertorotta, Lezzi, Moronese, Paglini), si chiede un sostegno delle istituzioni alle famiglie che hanno subito la perdita di un proprio congiunto, vittima di crimini violenti. L’iniziativa parte dal ricordo dell’omicidio di Nino Via, il 22enne trapanese ucciso a Trapani il 5 gennaio del 2007 per aver cercato di difendere un collega in balìa di tre rapinatori, intenzionati a rubare l’incasso del negozio in cui entrambi lavoravano. Un atto di eroismo che è valso a Nino Via il conferimento di una medaglia d’oro al valore civile, su iniziativa del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.

“Nonostante questo – scrive il senatore Santangelo – la famiglia di Nino Via è stata lasciata da sola dalle Istituzioni, pur avendo palesi difficoltà economiche che non le consentono di avere la giusta assistenza legale. Poiché la vicenda di Nino è una vicenda analoga a quella di molte altre famiglie ho deciso di presentare un’interrogazione al Ministro dell’Interno affinché chi ha subito la perdita di un proprio caro, vittima di crimini violenti sia assistito e sostenuto dalle Istituzioni anche attraverso una modifica del quadro normativo esistente. Tra l’altro, numerose direttive europee (tra tutte le 2004/80/CE e 2012/29/UE) impegnano gli Stati ad assicurare un più forte e coerente sostegno alle vittime di reato. Il Consiglio d’Europa ha più volte incoraggiato gli Stati membri a sviluppare il sistema del cosiddetto “Legal Aid”, adottando raccomandazioni e risoluzioni finalizzate a garantire un miglior accesso alla giustizia per gli aventi diritto. Come sempre l’Italia, però, si trova indietro, e per questo motivo mi farò portavoce dentro le Istituzioni affinché si possa garantire un’adeguata assistenza legale alle famiglie che oltre a perdere i propri affetti si ritrovano esse stesse ad essere vittime di un quadro normativo non di certo equo”.

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