#ilPoloNonSiTocca oggi la manifestazione davanti all’ex Provincia. Solidarietà dalla Uil

Audrey Vitale

#ilPoloNonSiTocca oggi la manifestazione davanti all’ex Provincia. Solidarietà dalla Uil

Condividi su:

giovedì 09 Aprile 2015 - 14:07

Si è svolto questa mattina, davanti Palazzo Riccio di Morana, sede dell’ ex Provincia, il sit-in silenzioso di protesta per scongiurare la chiusura del Polo Universitario di Trapani, organizzato dalle associazioni studentesche Alfaeomega e Unitrapani.

CdA, professori e studenti insieme per chiedere all’ex provincia il contributo straordinario 500 mila euro che il Libero Consorzio, fra i soci fondatori del Polo, aveva promesso con una lettera lo scorso dicembre. Solo successivamente era emersa una clausola alla concessione di tale contributo una tantum: l’ex Provincia chiedeva la firma di una liberatoria che annullasse ogni pretesa creditoria presente e futura.

Non ci stanno gli studenti che vedono minacciato il futuro dell’ateneo, e dunque la loro possibilità di studiare senza dover essere forzatamente dei fuorisede.

Anche la Uil esprime la propria solidarietà e vicinanza agli studenti universitari di Trapani:

L’eventuale chiusura del polo trapanese – afferma il segretario generale della Uil Trapani Eugenio Tumbarello – rappresenterebbe un grave danno per questo territorio. Da un lato gli studenti e le loro famiglie sarebbero costretti a sostenere spese più gravose per l’istruzione accademica dovendosi spostare in altre città, dall’altro verrebbe a mancare in provincia un’importante istituzione formativa e culturale qual è l’università. La vertenza del Consorzio universitario è strettamente legata all’istituzione dei Liberi consorzi dei Comuni, il cui disegno di legge è appena approdato all’Assemblea Regionale Siciliana causando polemiche e caos. Da qui il mio appello ai deputati siciliani, ai nostri amministratori, affinché facciano tutto il possibile a tutela del Trapanese. Il mio timore è che non essendoci più regole certe sulla governance i territori provinciali rischino di restare messi da parte, di non essere più protagonisti del loro sviluppo”.

Condividi su:

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

Commenta