Indagine sulle firme in Commissione, informazione di garanzia anche per Alfonso Marrone

Vincenzo Figlioli

Indagine sulle firme in Commissione, informazione di garanzia anche per Alfonso Marrone

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giovedì 14 Marzo 2019 - 06:59

Settimane agitate per la politica marsalese, che in questa fase si ritrova a fare i conti con una serie di vicende su cui si è accesa anche l’attenzione degli organi giudiziari. Mentre continua a tenere banco la discussione pubblica sull’operazione “Scrigno”, nelle ultime 48 ore è tornato alla ribalta il caso riguardante il licenziamento del consigliere comunale Alfonso Marrone, che da fatto privato (legato al rapporto tra datore di lavoro e dipendente) si è ormai trasformato in un argomento di interesse politico.

Dalle risultanze dell’attività effettuata da un investigatore privato per conto della Casa di cura Morana, presso cui Marrone era stato in servizio fino al 2017, è infatti emerso che non c’era corrispondenza tra quanto certificato dal verbale (con foglio firme allegato) di una seduta della Commissione Accesso agli atti in cui il capogruppo di Una Voce per Marsala risultava presente e le evidenze fornite dal suddetto investigatore, secondo cui Marrone in quella mattinata sarebbe stato altrove, a diversi chilometri da Palazzo VII Aprile. Alla luce di ciò, il Tribunale di Marsala (sezione lavoro) ha respinto il ricorso contro il licenziamento avanzato da Marrone nei confronti dell’azienda sanitaria privata presso cui prestava servizio, accogliendo di fatto il principio della “giusta causa” su cui puntava la Casa di cura Morana.

Alfonso Marrone

Alfonso Marrone

Adesso le carte sono passate tra le mani della Procura di Marsala, che indaga tramite la sezione di pg dell’Arma dei Carabinieri, con il coordinamento del sostituto procuratore Nicolò Volpe. Nelle scorse ore, allo stesso Marrone è arrivata un’informazione di garanzia, così come a un altro consigliere comunale, il pentastellato Aldo Rodriquez. Come anticipato dalla nostra testata, la Procura intende chiarire la posizione di due firmatari del verbale contestato, l’esponente del M5S in quanto presidente della Commissione Accesso agli Atti e la funzionaria comunale Annalisa Giacalone come segretaria verbalizzante (peraltro, occasionale). “Aspettiamo la conclusione delle indagini per capire quale contestazione specifica viene avanzata. Non appena ne sapremo di più, avvieremo l’attività difensiva, attraverso una richiesta di interrogatorio o una memoria difensiva”, afferma l’avvocato Vito Cimiotta, legale della Giacalone. In questa fase hanno preferito invece non rilasciare dichiarazioni i legali di Alfonso Marrone (Ivan Gerardi) e Aldo Rodriquez (Peppe Gandolfo).

Aldo Rodriquez

Aldo Rodriquez

Quest’ultimo, da parte sua, ha aggiornato i probiviri pentastellati sull’accaduto e a breve affronterà il discorso anche con gli attivisti lilybetani. “Il nostro Meetup, movimento 5 stelle Marsala – afferma Stefano Rallo – ha appreso la notizia dagli organi di stampa in quanto il portavoce non ci ha assolutamente riferito nulla. Siamo a conoscenza che è previsto per domani (oggi per chi legge, ndr) un Meetup con il gruppo “Marsala in movimento” riservato ai soli attivisti e tra i punti all’ordine del giorno è prevista una “comunicazione importante dal portavoce Aldo Rodriguez”. Possiamo solo dedurre che la comunicazione sia relativa all’avviso di garanzia ma non ne abbiamo alcuna certezza”.

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