Interruzione di pubblico servizio: avviso di conclusione indagini per Eleonora Lo Curto

Vincenzo Figlioli

Interruzione di pubblico servizio: avviso di conclusione indagini per Eleonora Lo Curto

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giovedì 02 Ottobre 2014 - 11:40

Ancora una grana giudiziaria per un ex componente della giunta Adamo. La sezione di Polizia Giudiziaria dei Carabinieri in servizio presso la Procura della Repubblica di Marsala, ha notificato un avviso conclusioni indagini a carico dell’ex assessore Eleonora Lo Curto, nel suo ruolo di dirigente scolastico del 2° Circolo didattico “Cavour” di Marsala. L’accusa nei suoi confronti è di interruzione di pubblico servizio, nell’ambito di una vicenda che risale all’anno scolastico 2012/2013.

Le indagini condotte dai Carabinieri della Procura hanno permesso di accertare che le lezioni presso la scuola dell’infanzia sono state dichiarate concluse con quasi tre settimane di anticipo rispetto al termine ufficiale previsto dal decreto del presidente della Regione siciliana, che stabilisce le date di inizio e fine lezione per gli alunni delle scuole siciliane. Il decreto, in vigore all’epoca, prevedeva che le attività della scuola dell’infanzia terminassero il 30 giugno, dando ai dirigenti scolastici, la possibilità di attivare, nelle ultime tre settimane del mese, un minor numero di sezioni in relazione alla effettiva frequenza degli alunni. Secondo quanto emerso nelle indagini, il dirigente scolastico avrebbe invece fissato la chiusura di tutte le attività scolastiche per il 12 giugno. A supporto dell’attività investigativa che, per quasi un anno, ha visto impegnati i Carabinieri della Procura, sono intervenute le testimonianze rese da numerosi genitori e da alcuni operatori scolastici.

“Sono più che serena, convinta di non aver commesso alcun reato”, commenta Eleonora Lo Curto. Il dirigente del “Cavour” afferma di non aver interrotto alcun servizio e di aver semplicemente preso atto di una consuetudine, in base a cui, dopo la chiusura della scuola primaria (intorno a metà giugno), i genitori non portano più i figli alla scuola dell’infanzia. Tuttavia, la Lo Curto fa presente che all’interno della delibera “incriminata” era previsto che una sezione rimanesse aperta per chi avesse voluto frequentare l’istituto fino al 30 giugno.

 

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