La Chiesa trasparente

Vincenzo Figlioli

Marsala

La Chiesa trasparente

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venerdì 05 Agosto 2016 - 06:46

Sta facendo molto discutere a Marsala la vicenda di padre Genna, il sacerdote che per anni ha ricoperto il ruolo di guida spirituale dei fedeli di contrada Addolorata, adesso accusato di detenzione di materiale pedopornografico. La vicenda in sé è sicuramente delicata, ma saranno altre le sedi in cui verrà pronunciato il verdetto finale. Il ragionamento che qui facciamo, infatti, va al di là degli aspetti meramente giudiziari per riflettere invece su quant’è cambiata la Chiesa negli ultimi anni. In passato, infatti, di fronte a situazioni scabrose che coinvolgevano i propri sacerdoti, il mondo ecclesiastico tendeva a seguire la strada del silenzio o dell’insabbiamento, anche in presenza di articoli, inchieste o denunce che avrebbero meritato pronunciamenti privi di esitazioni.

La tendenza è sensibilmente cambiata negli ultimi anni e dalle più alte gerarchie ecclesiastiche sono arrivate direttive nuove. Non sorprende dunque che nel caso di padre Genna sia stata la stessa Diocesi di Mazara ad informare gli organi di stampa della vicenda che lo ha visto protagonista. E lo ha fatto con un proprio comunicato in cui spiega di aver accettato le dimissioni dell’anziano sacerdote dalla guida della propria parrocchia, corredandolo con le dichiarazioni del suo avvocato difensore. Nessuna difesa d’ufficio, dunque. Ma un messaggio di chiarezza. Tra le abitudini del passato e le nuove vie del presente, non ci sono dubbi: meglio “la Chiesa che non tace” (per citare il titolo di un libro del Vescovo Domenico Mogavero) che quella silente e omertosa di alcuni decenni fa.

Il processo di apertura avviato dal Concilio Vaticano II, dopo tanti indugi, con l’avvento di Papa Francesco appare ormai irreversibile. Lo stile comunicativo del nuovo Pontefice, semplice nella forma e profondo nella sostanza, si pone in netta contraddizione con chi, fino a qualche anno fa, ancora auspicava l’accantonamento delle innovazioni conciliari in favore di un ritorno al passato. Anche la vicenda di padre Genna, dunque, finisce inevitabilmente per inserirsi in questo quadro. Jorge Mario Bergoglio è stato eletto al soglio pontificio proprio per riannodare le fila di una credibilità incrinata a causa degli scandali finanziari, dei numerosi casi di pedofilia e di una certa tolleranza verso la sottocultura mafiosa nelle realtà del Sud Italia. Quella di Papa Francessco, quindi, non può essere una Chiesa che nasconde lo sporco sotto il tappeto, ma un’istituzione rinnovata, capace di parlare il linguaggio del proprio tempo, mettendo da parte le ambiguità e mostrando coerenza rispetto ai valori delle Sacre Scritture. Un percorso che continua a scontare tante resistenze interne, ma che sembra avviato a restituire forza e fiducia a tanti fedeli che hanno vissuto con sofferenza le criticità del passato.

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