La scrittrice Sara Rattaro incontra gli studenti dell’Alberghiero di Erice

redazione

La scrittrice Sara Rattaro incontra gli studenti dell’Alberghiero di Erice

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mercoledì 29 Novembre 2017 - 15:30

Sarà la scrittrice genovese Sara Rattaro, vincitrice del Premio Bancarella nel 2015 con il libro “Niente è come te”, la prossima ospite della rassegna “Incontro con l’autore” organizzata dall’istituto Alberghiero di Erice diretto da Pina Mandina. L’appuntamento è in programma il 4 dicembre alle ore 11 al Teatro Gebel Hamed, per gli studenti, e alle ore 18 alla Libreria Galli, in via Manzoni, che è partner della scuola nell’iniziativa. Sara Rattaro presenterà due suoi libri, “L’amore addosso”, una storia che parla di famiglia e amore, amicizia e desideri inafferrabili, un romanzo in cui è la nostra stessa vita a raccontarsi tra le pagine e le emozioni ci arrivano dritte al cuore, e “Il cacciatore di sogni. La storia dello scienziato che salvò il mondo”, un racconto lungo, un tuffo nella storia offerto ai più giovani, affinché sappiano chi era Albert Sabin, medico e virologo polacco famoso per aver sviluppato il più diffuso vaccino contro la poliomielite, morto ottuagenario nel 1993, semisconosciuto ma appagato per essere riuscito a salvare moltissimi bambini. In questo libro Sara Rattaro parla di quest’eroe attraverso una storia di fantasia che ben si amalgama ai fatti di cronaca, creando un romanzo scorrevole e accattivante, che si presta ad essere letto tutto d’un fiato.
La mattina del 5 dicembre alle ore 11 l’autrice incontrerà gli alunni delle scuole medie del territorio nell’aula magna dell’Istituto Alberghiero in via Barresi a Erice Casa Santa.
“Con Sara Rattaro concludiamo il 2017 per quanto riguarda la nostra rassegna che proseguirà fino alla fine dell’anno scolastico con ospiti e argomenti pensati appositamente per i nostri ragazzi – dice il Dirigente Scolastico Pina Mandina – . Continua il nostro ‘laboratorio’ di lettura e la nostra ‘officina di emozioni’ legata ai libri e alle riflessioni. Ritengo – conclude la preside – che questi momenti rappresentino un completamento significativo della formazione strettamente legata alla professione che gli studenti hanno scelto per il loro futuro”.

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