L’associazione Articolo 21 interviene in merito alla decisione del Comune di Marsala di ritirare la querela nei confronti del giornalista Di Girolamo

Vincenzo Figlioli

L’associazione Articolo 21 interviene in merito alla decisione del Comune di Marsala di ritirare la querela nei confronti del giornalista Di Girolamo

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sabato 18 Aprile 2015 - 16:42

Nei giorni scorsi il Comune di Marsala ha ritirato l’azione legale promossa due anni fa nei confronti di Giacomo Di Girolamo. Una decisione che pone fine a una querelle che ha visto l’amministrazione guidata da Giulia Adamo contrapposta al giornalista marsalese, nei cui confronti era stata avanzata una richiesta di risarcimento pari a 50 milioni di euro per una serie di articoli che, secondo l’ex sindaco, avrebbero danneggiato l’immagine della città. Il ritiro della suddetta azione legale è stato accolto con soddisfazione dal circolo trapanese “2 giugno” dell’associazione Articolo 21, che ha nella tutela della libertà di stampa la propria “mission”.

“Il caso Di Girolamo – si legge nella nota inviata dal portavoce Rino Giacalone – segnò l’esordio  del nostro circolo. Allora contestammo vivacemente l’iniziativa presa dal sindaco, che peraltro utilizzando spese prese dalla cassa pubblica, dal bilancio comunale insomma,  si mostrò decisa a querelare Giacomo D Girolamo” reo di parlar male della città di Marsala”. Definimmo la cosa ridicola, ma quanto mai grave perché per la prima volta un giornalista veniva querelato da una amministrazione comunale, sindaco in testa. Al commissario straordinario Bologna, al quale ci eravamo rivolti  qualche giorno dopo il suo insediamento, a seguito delle dimissioni del sindaco, finito nella mannaia della legge Severino, avevamo chiesto di deliberare il ritiro di quella querela. La cosa è avvenuta e ci fa piacere che anche la nostra flebile sia stata ascoltata assieme a tutte le altre voci, più forti, maggiormente consistenti, come quella dell’avvocato Vartolo che ha assunto la difesa del collega. Assoluzione a parte é evidente che le querele temerarie oggi rappresentano, in mano ad alcuni, delle vere e proprie armi per intimidire: le cosiddette “intimidazioni in nome della legge”. Intimidazioni che dalle nostre trovano maggiore applicazione e spesso passano sotto silenzio. Ci fa piacere la decisione assunta.dall’Ordine dei Giornalisti di convocare un Consiglio straordinario nel quale discutere dei problemi sofferti dalla categoria”.

Ps: Ci associamo alla soddisfazione espressa dal circolo trapanese di Articolo 21. Come abbiamo sottolineato in occasioni pubbliche e private, l’azione legale intentata dall’ex sindaco Adamo nei confronti del collega Giacomo Di Girolamo nasceva da una logica profondamente sbagliata. Chi esercita una funzione pubblica può ricorrere al diritto di replica o a una richiesta di rettifica nel caso in cui ritenga che una ricostruzione giornalistica sia errata o non veritiera. La querela è una scelta estrema, che andrebbe comunque evitata nei confronti degli operatori dell’informazione. Il giorno della conferenza stampa di presentazione di Giovanni Bologna, fu proprio la nostra redazione a portare all’attenzione del commissario la vicenda, citando la nota inviata proprio in quei giorni dall’associazione Articolo 21. Bologna disse che avrebbe studiato la situazione. Ci fa piacere che, a distanza di mesi, il caso si sia definitivamente chiuso nell’unico modo possibile e auspicabile.  (V.F.)

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