Le difficoltà di Di Girolamo fanno tornare in campo Grillo. “Sindaco più lento di una lumaca, continuerò a collaborare per la città”

Vincenzo Figlioli

Le difficoltà di Di Girolamo fanno tornare in campo Grillo. “Sindaco più lento di una lumaca, continuerò a collaborare per la città”

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giovedì 30 Luglio 2015 - 12:32

Un mese e mezzo fa, dopo la netta vittoria di Alberto Di Girolamo, Massimo Grillo sembrava sul punto di lasciare definitivamente la politica. Il netto divario tra i due candidati al ballottaggio (in percentuale 68 a 32 a favore del cardiologo) aveva infatti restituito l’impressione di una bocciatura senza appelli per il progetto politico dell’ex parlamentare lilibetano. Le difficoltà dimostrate dalla maggioranza nelle ultime settimane, però, hanno ridato a Grillo lo slancio e le motivazioni per tornare a intervenire sul dibattito cittadino, con un video messaggio pubblicato su Facebook e una nota in cui esprime giudizi fortemente critici sulle prime mosse politiche della nuova amministrazione, spiegando inoltre che intende continuare a dare il proprio contributo alla politica marsalese.

Grillo premette di rispettare il volere della maggioranza degli elettori marsalesi ed auspica che il nuovo sindaco, “possa essere capace di fronteggiare le emergenze che investono la nostra città”. Tuttavia, afferma che a due mesi dall’insediamento il sindaco ha “già perso tutta l’autorevolezza per governare Marsala” sottolineando che “la legittimazione elettorale gli avrebbe consentito di dimostrarsi subito leader politico deciso e forte”.

Grillo si sofferma in particolare sulla mancata assegnazione delle deleghe assessoriali e sul doppio ruolo di Enzo Sturiano, accusando Di Girolamo di essere “nelle mani di alcuni deputati”. “Lo avevo capito – ripete Grillo – e anche per questo mi ero candidato, l’ho spiegato durante tutta la campagna elettorale e, adesso, tutti ne hanno piena conferma”. L’ex parlamentare si sofferma anche sui primi contatti tra il sindaco e la macchina organizzativa del Comune, definendosi preoccupato per il fatto che “il Comune sia nella paralisi più totale, che non siano stati nominati i nuovi dirigenti, che i funzionari non ricevano direttive, che manchino slancio e motivazione. Addirittura a conclusione degli incontri, spesso, non comprendono cosa chiede il sindaco”.

Grillo evidenzia anche i ritardi nella discussione sul bilancio e accusa Di Girolamo di non aver nemmeno preso la parola al primo incontro pubblico sull’aeroporto, dichiarandosi stranizzato per l’invito che i parlamentari hanno rivolto a mezzo stampa al sindaco di Marsala affinchè si intestasse il coordinamento dell’azione dei sindaci per rilanciare gli accordi di co-marketing con Ryanair. Torna anche il riferimento al taglio dell’indennità. E qui Grillo spiega che se la riduzione dei compensi fosse stata estesa anche agli assessori e ai consiglieri si sarebbero potute trovare le risorse per gli eventi estivi. Riprendendo quello stile comunicativo, moderato nei toni ma aggressivo nella sostanza, sfoggiato in campagna elettorale, Massimo Grillo precisa di “non volere alimentare scetticismo”, ribadendo che la situazione amministrativa del Comune avrebbe reso necessaria una maggiore rapidità d’azione. Per l’ex deputato dell’Udc, invece, “neppure una lumaca avrebbe invidia della velocità del sindaco”.

Grillo spiega infine di avvertire “la responsabilità di continuare a collaborare per la città” annunciando l’intenzione di insediare “un tavolo tecnico per suggerire una serie di iniziative al sindaco e soprattutto provare a raggiungere dei risultati anche autonomamente ed a prescindere dalla pubblica amministrazione”, nella convinzione che alcuni dei progetti presentati in campagna elettorale potranno essere attuati con il contributo “di tutte le forze che ritengono essere alternative alla maggioranza Di Girolamo”.

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