Le parole sono pallottole…

redazione

Marsala

Le parole sono pallottole…

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venerdì 18 Gennaio 2019 - 07:30

“Le parole sono pallottole ed hanno il potere di cambiare il mondo”, sostiene Camilleri. Quante volte ci siamo ritrovi a discutere, in queste pagine, dell’importanza dell’uso delle parole. Il creatore del Commissario Montalbano ha ragione, dall’alto della sua veneranda età. I Social Network sono una pentola a pressione che sta per esplodere. “Tutti tuttologi del web” diceva una nota canzone (che vinse Sanremo qualche anno fa). Il web, un calderone in cui ognuno si sente quasi in dovere di esprimere la propria opinione. E non importa se quella opinione viene elevata a Vangelo da chi è scarsamente informato. Il caso dei doppi turni nelle scuole marsalesi e la mancanza di riscaldamento negli edifici scolastici, ha assunto una dimensione preoccupante anche su Facebook. Leggendo i vari post pubblici (ribadisco pubblici) si ha l’impressione che ci stia sfuggendo di mano la sensibilità, a favore invece di altri presuntuosi e clientelari sentimenti.

Secondo questi post – pubblici e visibili – le mamme dei bambini che in classe stanno con i giubotti e la bottiglia d’acqua calda per il troppo freddo, sono un pò troppo esagerate. Qualcuno scrive che il clima siciliano è caldo e che non fa così freddo, qualche altro sostiene che scioperare per manifestare al sindaco il disagio in una scuola comunale, è immoderato. Apro una parentesi: lo sciopero e lo studio, sono diritti costituzionalmente tutelati dalla legge fondamentale dello Stato Italiano e dalla Convenzione Europea. Ci sono commenti esternati da qualcuno che vive in altre città italiane e conosce poco la realtà locale, altri commenti giungono da chi dovrebbe conoscere il mondo scolastico marsalese ed invece fa orecchie da mercante. Orbene, questi commenti sono fuori da ogni logica e becero sarcamo. Testimonianze alla mano, abbiamo indagato entrando nelle scuole, parlando con i piccoli studenti e con alcune insegnanti all’interno della dimensione scolastica che vivono ogni giorno. Se un bambino dice: “Maestra ho le mani gelate”, una maestra cosa può dire loro? “Bambini abbiate pazienza, tutto si risolve”.

Intanto fa freddo, il Comune cerca una rapida soluzione ma sarà già primavera. Dimenticheremo tutto, dimenticheremo il freddo, quei commenti insensati. E i problemi? Quelli rimarranno? La Provincia vuole risparmiare sugli affitti e gli studenti delle Superiori dovranno prepararsi ad ulteriori doppi turni che sconvolgeranno i loro orari, i loro ritmi. Perchè a questo non pensa nessuno. Però una cosa, se vi consola, è anche peggiore della nostra realtà: lunedì, a Genova le scuole in zona Stadio Marassi, resteranno chiuse perchè alle 15 c’è l’incontro tra Genoa e Milan definito “ad alto rischio”. Lo dice una circolare che invita gli studenti a prestare molta attenzione e quindi a rinunciare alla scuola. Motivo? Il rischio che gli studenti possano incontrare le “calde” tifoserie. Ecco, magari qualcuno dirà: ma come, rinunciare allo studio per una partita di pallone? In effetti è una decisione alquanto anomala e restrittiva. Ma provate a dirlo ai genitori di quel ragazzo ammazzato perchè amava tifare i rossoblu, quanto la decisione sia inconsueta. Ci provino pure i leoni da tastiera…

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