Legambiente gira la Sicilia in treno, da Castelvetrano a Ragusa storia di bellezza e lentezza (quella ferroviaria)

redazione

Legambiente gira la Sicilia in treno, da Castelvetrano a Ragusa storia di bellezza e lentezza (quella ferroviaria)

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martedì 02 Maggio 2017 - 16:57

Il viaggio in Sicilia per i letterati dell’ottocento era il culmine del viaggio per antonomasia, il Gran Tour, l’esperienza mitica, poetica, letteraria da compiersi per essere al passo con i tempi. Legambiente vuole mostrare la Sicilia di oggi, in treno, un mezzo di spostamento lento, scomodo, talvolta impossibile. La rete ferroviaria siciliana oggi è lunga 1.379 Km, percorre l’isola collegandone tutti i capoluoghi di provincia ad eccezione di Trapani ed Agrigento fra loro.

Nel secolo scorso, sino agli anni cinquanta, la rete percorreva davvero tutta l’isola e quella a scartamento ridotto attraversava posti incantevoli come Marinella di Selinunte, e la riserva di Pantalica. Oggi, ad eccezione della circumetnea, quelle linee non esistono più ed i tempi di percorrenza, per chi viaggia sulle linee principali rimaste, quasi tutte a binario unico, sono più lunghi che in passato. Ispirati dal romanzo di Elio Vittorini, “Conversazioni in Sicilia”, il 4 maggio, di prima mattina, Legambiente ed i suoi partecipanti partiranno da Castelvetrano ed attraverseranno Mazara del Vallo, Marsala e Trapani.

Con l’architetto Giuseppe Saluzzo si parlerà del patrimonio culturale del Belice, e con Giulia Casamento, direttrice della Riserva di Santa Ninfa si parlerà di tutela e valore del patrimonio naturale dell’isola ed in particolare delle zone umide Gorghi Tondi e della Riserva dello Stagnone. Da Trapani con l’autobus (la linea ferroviaria è interrotta) si arriverà a Palermo e poi a Messina con altri esperti ed ambientalisti, fino a raggiungere Taormina. Il 5 maggio, secondo giorno del viaggio, da Taormina si partirà verso Catania, poi Siracusa e Ragusa.

Il 6 maggio da Ragusa si raggiungerà sempre in treno Caltanissetta, Agrigento ed infine si ritornerà a Palermo. In questo ultimo percorso compagni di viaggio saranno Angelo Lo Maglio e Giuseppe Amato entrambi esperti conoscitori delle miniere di zolfo, delle vie del grano e dei territori del nisseno e dell’ennese.

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