Legambiente e il degrado delle spiagge di Marsala e Petrosino

Gaspare De Blasi

Legambiente e il degrado delle spiagge di Marsala e Petrosino

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martedì 18 Agosto 2015 - 10:21

Dopo le festività relative al fine settimana ferragostano è intervenuto il circolo di Lagambiente Marsala – Petrosino che a proposito delle spiagge durante e dopo il periodo scrive a firma del presidente Letizia Pipitone: “Avevamo lanciato un appello ad entrambe le amministrazioni comunali del nostro territorio affinché impedissero lo scempio delle nostre spiagge nel momento di affluenza massima di turisti e bagnati locali. Non solo è caduto nel vuoto, ma anzi si è mostrato con fierezza l’intervento dei mezzi pesanti della nettezza urbana per ripulire un mare di plastica, di bottiglie e di rifiuti di ogni genere. Come se il dovere delle amministrazioni comunali fosse solo quello di ripulire e non prioritariamente quello di impedire di sporcare sempre e comunque ed ovunque. Non si tratta solo dei rifiuti, ma dell’immagine indecorosa complessiva che una minoranza dà di noi a chi ci vede con lo sguardo del turista. Abbiamo sentito dire ad una turista, proveniente dal Nord dell’Italia: “i locali vengono in spiaggia solo per mangiare”. Un altro, proveniente dal Nord, ma di origini siciliane, raccontava di avere assistito alla trasformazione della spiaggia di Torrazza, sin dalle prime ore del mattino, in un enorme campeggio e al calare del sole in una enorme rosticceria. A chi gli faceva osservare che si tratta di una tradizione siciliana , replicava stupito: “ ma da quando? Quando ero giovane io e vivevo qui il falò si faceva in campagna per festeggiare la madonna di Trapani”. Infatti ha ragione, non si tratta di tradizione, ma di inciviltà collettiva che per miracolo non si è trasformata in tragedia. Le spiagge infatti non hanno vie di fuga perché non sono adatte per accogliere campeggio, bivacchi e fuochi. C’è anche chi ha portato in spiaggia fornelli , bombola del gas e gruppo elettrogeno. Sapevamo che l’appello sarebbe caduto nel vuoto e non perché non si poteva evitare, ma perché non si vuole cambiare. Quando la politica vuole davvero cambiare le cose lo fa , trova i mezzi e gli strumenti e le risorse per fare rispettare le regole, dandone per prima l’esempio. E’ accaduto ad Agrigento dove la nuova amministrazione insediatasi da appena due mesi ha impedito lo scempio dell’intera costa sabbiosa che è di molto più lunga e più larga della nostra. Il bilancio negativo dell’estate non riguarda solo l’uso sconsiderato delle spiagge, ma anche e soprattutto la raccolta dei rifiuti conferiti nelle cosiddette isole ecologiche sorte in più punti della città di Marsala. Come la stessa amministrazione ha dovuto ammettere non si tratta di isole ecologiche , ma di vere e proprie discariche a cielo aperto maleodoranti. In alcuni casi si è addirittura spostato il problema da Sappusi al parco della Salinella dove, il 23 maggio , in piena campagna elettorale, il nostro circolo in occasione del il clean up, effettuò la pulizia del sito. Non ci aspettavamo sinceramente che, come promesso in campagna elettorale, la pulizia e i lavori di completamento del parco della Salinella fossero la prima preoccupazione della nuova amministrazione, ma nemmeno che lo stesso divenisse discarica autorizzata. Chiediamo pertanto all’amministrazione di revocare le autorizzazioni rilasciate per la raccolta dei rifiuti a mezzo delle isole ecologiche e che sia immediatamente ripristinato il servizio di raccolta porta a porta dei rifiuti nell’intera città di Marsala.

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