Lettera aperta di Eleonora Lo Curto, a proposito della crisi della Regione. “Pd complice del fallimento di Crocetta”

redazione

Lettera aperta di Eleonora Lo Curto, a proposito della crisi della Regione. “Pd complice del fallimento di Crocetta”

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giovedì 23 Luglio 2015 - 18:48

Una lunga lettera, dai toni fortemente critici nei confronti del governo Crocetta e del Pd. Deputato regionale dal 2001 al 2006, eletta nelle file della coalizione guidata da Totò Cuffaro, Eleonora Lo Curto dice la sua sulla situazione che sta vivendo la Regione Sicilia e traccia un bilancio sul progetto amministrativo del centrosinistra e dell’ex sindaco di Gela.

Gli scandali che coinvolgono con quotidiana evidenza Crocetta e il PD sono espressione dell’assoluto degrado morale di una certa classe/casta politica che utilizza ogni mezzo, lecito e illecito, per restare al potere, lucrare indebitamente, sprecare risorse pubbliche e mantenere costosi privilegi personali. In Sicilia la “rivoluzione” di Crocetta e sinistri compagnoni di laute merende si è tradotta, sin dall’inizio, in una disgustosa restaurazione del sistema affaristico/clientelare che, sin dai tempi di Cuffaro, ha permesso a danno dei siciliani di gestire illecitamente settori strategici come la sanità , la formazione professionale e le società partecipate. Ma chi tra i “purosangue renziani” oggi grida allo scandalo sappia che non ha titolo a parlare perché, di questo sistema, il PD è complice ovunque e non solo in Sicilia! Lo dice l’inchiesta Mafia Capitale, lo dicono gli arresti in Calabria e ovunque ci siano affari e potere da gestire. Il PD, dopo (le tardive) dimissioni di Lucia Borsellino, che sin dall’inizio ha avvertito attorno a sé un clima ostile, ha immediatamente e senza batter ciglio, provveduto a nominare il nuovo assessore nella persona di un potente del PD, il capogruppo Gucciardi, che nella buona pace di tutti, da politico navigato, potrà garantire più e meglio di un tecnico, le esigenze della politica piuttosto che della buona sanità. Perché questo è il vero nocciolo della questione: la gestione politica della sanità che, finalmente, potrà continuare senza difficoltà ad assolvere allo storico ruolo di garantire vecchie e nuove clientele, attraverso la distribuzione dei primariati e delle posizioni apicali nelle AA.SS.PP..della Sicilia. Prova ne sia, tra l’altro, quanto la stessa Borsellino riferisce al Procuratore di Palermo a proposito delle pesanti pressioni esercitate da due deputati ed in particolare dall’on. Nino Oddo, per trasferire all’ASP di Trapani proprio quel Sampieri già indagato, fatto fuori da Villa Sofia e protagonista insieme a Tutino dell’ultima vergogna della sanità siciliana targata PD! Intanto proprio mentre il “ Partito Discarica”, in un assordante silenzio, accoglie ( le liberatorie ) dimissioni della Borsellino, nonostante qualche ipocrita presa di distanza per il contenuto della possibile telefonata tra Tutino e il suo amico Governatore, questi annuncia, seppur per un mese, di voler ritornare a Palazzo D’Orleans per riprendere la rivoluzionaria azione del suo governo il cui disgustoso disastro è sotto gli occhi di tutti, nel tentativo di fare almeno due o tre riforme , che per altro,la sua maggioranza ha già ampiamente ostacolato! E così mentre il gelese Presidente si prepara ad interpretare nell’ultimo atto di quella che, sempre più appare, come una tragicomica commedia, il commovente ruolo di incolpevole vittima di golpisti romani e deviati servizi, il PD, pare voglia dare a Crocetta questo tempo prima di tornare alle urne. Soprattutto hanno ben capito, anche dalle stanze romane, che i siciliani, alla pari di altri cittadini italiani che, lo hanno già fatto alle ultime tornate elettorali, bocceranno questo PD e la sua becera politica di squallidi compromessi e ben evidenti giochi di potere e vogliono darsi tempo! Infine Crocetta, seppur abbia perso la brillante e soprattutto virginea etichetta di uomo dell’antimafia resta pur sempre “ una brava persona” e chissà, magari riuscirà a farsi risarcire, se non dall’Espresso, magari da Pietrangelo Buttafuoco per quella definizione “omofoba” con cui ha etichettato il primo ex comunista, omosessuale siciliano, eletto al Governo di questa martoriata terra che, se non riuscirà ad “essere bellissima”, continuerà ad “essere buttanissima”. Nel frattempo sono già avviate le trattative per compattare le varie forze e liste civiche da mettere insieme per contrastare il Movimento 5 stelle e l’eventuale opposizione di Centro Destra, convinti come sono, dalle parti di Renzi e compagnoni che, dopo aver rottamato la sinistra ed inglobato chiunque abbia voti, ancorché acquisiti con sistemi poco ortodossi e da ambienti persino contigui alla mafia, possono pur sperare di tornare a vincere le elezioni. Come se il disastroso governo guidato dal PD di Crocetta non fosse stato voluto dal senatore Lumia e da quanti nel PD “flirtavano “apertamente con Raffaele Lombardo, che è stato abile stratega nello spaccare il Centro Destra, sostenendo Miccichè, per far perdere il validissimo Musumeci. La rivoluzione di Crocetta e del PD sono stati una squallida operazione di facciata, come finta e di facciata è stata l’operazione di contrasto al malaffare e al clientelismo. Prova ne sia che Crocetta e il PD hanno tenuto in piedi “IL SISTEMA “ fondato sul compromesso e ben rappresentato da tutti gli uomini e le donne che Cuffaro e Lombardo avevano strategicamente posto in posizioni di comando perché agissero al loro servizio. Il caso “Monterosso “ la dice lunga! Cuffaro la nominò ai vertici della “famigerata” formazione professionale, con Lombardo assurse al potentissimo ruolo di Segretario Generale della Regione Siciliana e seppur condannata, nel corso dell’attuale legislatura, a risarcire oltre un milione e trecentomila euro “per le gravi, negligenti e colpevoli condotte a danno dell’erario della Regione”, non solo è stata da Crocetta mantenuta al suo posto, ma sempre strenuamente difesa dallo stesso! In tutto questo il PD, senza ombra alcuna di vergogna o del più leggero imbarazzo, ha semplicemente ignorato la vicenda, insieme a tutte le altre, che in questi anni hanno ferito a sangue tutti i siciliani onesti, la povera gente, le famiglie che faticano a campare, i disoccupati, le imprese che falliscono, i giovani che se ne vanno. Neppure dopo la condanna definitiva della Corte dei Conti il PD, da Roma a Palermo ha pensato di rimuovere la Monterosso,al contrario ha continuato a tacere, legittimando con il proprio colpevole silenzio quel putrido e maleodorante sistema di perversione politico/affaristica, di cui la Monterosso è perfetta incarnazione (bella fuori e marcia dentro), ben più orripilante e disgustoso delle pratiche di sbiancamento anale che hanno provocato qualche timido imbarazzo tra i benpensanti anche dello stesso Partito Discarica. Da Roma, Renzi , “novello Caudillo”, mentre governa con metodi autoritari e ricattatori,che si riflettono sul Paese per la pericolosa deriva autoritaria con cui vengono imposte le riforme,votate da un Parlamento sempre più esautorato di funzioni e ruoli propri ,si prepara a lanciare la sfida ai siciliani, ignorando tuttavia che esiste in Sicilia una coscienza libera ,una capacità di vedere,pensare e capire, da cui potrà nascere un nuovo risorgimento,innanzi tutto morale per rifondare su basi etiche l’azione politica e mandare a casa quanti in questi anni, nell’assoluto disinteresse per il bene comune dei siciliani, hanno solo avuto cura dei loro privilegi!

Eleonora Lo Curto

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