Il libretto al portatore

Claudia Marchetti

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Il libretto al portatore

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venerdì 19 Settembre 2014 - 16:45

I nodi si sentono solo quando vengono al pettine. Luogo comune che si addice a quello che sta accadendo negli ultimi tempi, frutto di una “strana” legge che chiamarla “strana” è quasi un eufemismo. Dal 31 dicembre 2011 infatti – e forse in pochi ancora lo sanno – i libretti al portatore possono avere un saldo massimo di 999,99 euro. Si tratta della famosa legge “Salva Italia” che allora fu voluta dal Governo tecnico guidato da Mario Monti che di banche se ne intende. Il “Salva Italia” – che non è proprio un salvagente visto che fa acqua da tutte le parti – prevede che superata quella cifra a cinque nove, il libretto venga bloccato senza poter recuperare i soldi, facendo scattare le maxi multe imposte dal decreto. Sono previste sanzioni oltre i 3mila euro e stiamo parlando di libretti di risparmio al portatore che spesso contengono qualche centinaia di euro. Si tratta infatti di risparmi utilizzati maggiormente da pensionati o da genitori che mettono qualcosa da parte per i propri figli. Parlando con alcuni avvocati marsalesi, è venuto fuori che già affiorano le prime cause avverso le banche a causa di libretti al portatore bloccati. Per i legali la legge potrebbe essere incostituzionale in quanto crea forte sperequazione sociale. Tra l’altro se il “Salva Italia” voleva fare in modo di “punire” il riciclaggio di denaro non è riuscita nell’intento perchè si tratta di libretti che spesso non hanno grandi movimentazioni, colpendo i piccoli risparmiatori che già sono esasperati dalla crisi. Una manovra studiata a tavolino che comporta altre innumerevoli problematiche. Di recente anche Beppe Grillo è intervenuto per gettare l’allarme. L’ennesimo. Nel frattempo, c’è chi sostiene che la mattonella sia ancora un’efficace soluzione.

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