Al Carmine l’ultimo libro di Macaluso “Meglio un rospo arrapato che un principe attempato”

redazione

Al Carmine l’ultimo libro di Macaluso “Meglio un rospo arrapato che un principe attempato”

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giovedì 12 Ottobre 2017 - 11:14

Domenica 15 ottobre, alle ore 18.30, presso il Convento del Carmine a Marsala, sarà presentato il libro “Meglio un rospo arrapato che un principe attempato” di Maurizio Macaluso, edito da Eclypsed Word Publishing. Interverranno l’autore, la giornalista Ornella Fulco, l’avvocato Fabio D’Anna e la psicoterapeuta Letizia Cacciabaudo. L’ingresso è libero.

Inquieta e disinibita. All’amore preferisce il sesso “perché gli uomini – spiega – sono degli eterni immaturi”. Bianca Pes ha quarantadue anni. È single per scelta. Vive la sua femminilità liberamente, infischiandosene di ciò che pensa la gente. Se sei donna e risiedi in una città del profondo sud, bacchettona e perbenista, già questo equivale a una colpa.

Bianca ama anche trasgredire. Se vuole un uomo se lo prende. Fa sesso con sconosciuti, amanti di una notte, giovani e prestanti. È la donna che tutti gli uomini desiderano e che tutte le mogli detestano. Bianca ha anche due amiche, Clara, sposata, e Benedetta, single come lei, che un marito ancora non ce l’ha ma che sogna di trovare presto il principe azzurro, sposarsi e mettere su famiglia. Bianca racconta tutto in un diario. Un resoconto dettagliato della sua vita: desideri, perversioni, paure. A volte cinica, altre fragile ma sempre sincera.

“Meglio un rospo arrapato che un principe attempato”, oltre che un libro, è un esperimento sociologico. L’autore ha attivato su Facebook un account con lo pseudonimo di Bianca Pes attraverso il quale è entrato in contatto con centinaia di sconosciuti e sconosciute, pronti – complice lo schermo di un pc o di uno smartphone dietro cui celarsi – a rivelare particolari della propria vita intima che, probabilmente, non sarebbero stati disposti a raccontare a viso aperto. Confidenze, proposte più o meno velate, sfoghi e consigli sono stati un “patrimonio” prezioso raccolto da Maurizio Macaluso per dare vita e spessore alle vicende della protagonista in un gioco tra realtà e immaginazione letteraria che intriga il lettore.

“È stata un’esperienza davvero interessante – dice l’autore – perché mi ha dato modo di sperimentare una realtà, quella del contatto sui social con centinaia di persone sconosciute, ricca di spunti e di suggestioni. Un universo di varia umanità che mi sono divertito a raccontare attraverso la lente dello scrittore”.

Maurizio Macaluso ha 46 anni. È giornalista pubblicista. Ha collaborato con importanti quotidiani e testate locali siciliani. È già autore di altri due romanzi, L’uomo che amava i bambini (2016) e La Cagna (2017).

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