L’importanza dei concorsi enologici: le riflessioni di Vito Mezzapelle

redazione

L’importanza dei concorsi enologici: le riflessioni di Vito Mezzapelle

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martedì 21 Luglio 2015 - 12:21

Estate 2015 piena di impegni internazionali. Tre appuntamenti importanti mi aspettano nelle prossime settimane in Europa. Dopo essere stato a Lisbona al concorso “La Selezione del Sindaco” organizzato dall’Organizzazione Nazionale delle “Città del Vino”, quest’anno ho avuto il piacere di essere nominato giudice degustatore anche in altri tre importanti concorsi enologici internazionali che si svolgeranno nei prossimi giorni in tre differenti nazioni europee.

Primo prossimo appuntamento sarà la XIX edizione estiva del Concorso Enologico Internazionale “Berliner Wein Trophy”, dal 23 al 26 luglio. Dalla sua prima edizione nel 2004, il concorso della capitale tedesca è diventato la più importante e più grande degustazione di vini internazionali della Germania. A porte chiuse, la giuria internazionale di esperti riunita presso l’Hotel am Borsigturm a Berlino Tegel degusta oltre 5.000 vini pregiati e li classifica. Il quarto giorno sono assegnate le ambite medaglie: Doppio Oro, Oro o Argento.

Secondo e intenso appuntamento, dal 10 al 13 agosto riguarda Vienna con “Austria Wine Challenge”. Grazie alla degustazione alla cieca nonché alle austere regole di partecipazione, AWC Vienna è oggi tra i concorsi enologici ufficialmente riconosciuti a livello mondiale. Dalla sua crescente notorietà traggono vantaggio  ogni anno 1847 produttori provenienti  da 39 Paesi. Con il benestare della Comunità Europea AWC Vienna premia ogni anno numerose aziende vitivinicole con medaglie d’oro e d’argento. A novembre il concorso invita 3000 esperiti di settore nella city hall di Vienna per una serata gala nella quale vengono presentate e premiate le migliori aziende vitivinicole.

Terzo e, per me, ultimo appuntamento prima dell’attesa vendemmia siciliana, è il “Mondial des Pinots” che si terrà a Sierre in Svizzera dal 15 al 17 agosto. Questo concorso enologico, in cui partecipo per la prima volta, è nato nel 1998. Il concorso è organizzato dall’associazione Vinea, organizzatrice anche dei concorsi Grand Prix du Vin Suisse e del concorso Mondial du Merlot, con l’alto patronato dell’O.I.V. (Office International de la Vigne et du Vin) e dell’U.I.O.E. (Union Internationale des Oenologues), il solo concorso svizzero a beneficiare di questo doppio patronato e a far parte della Fédération Mondiale des Grands Concours Internationaux de Vins et Spiritueux.

Ma perché le cantine inviano i vini ai concorsi? Una menzione ad un concorso enologico internazionale è una conferma alla qualità dei propri vini ed un supporto importante alla loro promozione. In poche parole, è un piccolo investimento che un’azienda vitivinicola, che ha tra i suoi obiettivi il rafforzamento dell’export dei suoi vini, fa bene a tenere in considerazione.

In questi anni si è assistito alla grande crescita dei concorsi enologici, o almeno di quelli più seri e rigorosi, e ad un costante declino delle guide dei vini.

Nei concorsi, infatti, tutti i vini sono degustati alla cieca, l’etichetta non influenza il giudizio e quindi il punteggio finale, quindi il vino della piccola cantina appena nata, poco conosciuta, ha la possibilità di essere giudicato dalle commissioni allo stesso modo di quello di una notissima cantina e può, se il suo prodotto ha grande valore, aggiudicarsi una prestigiosa medaglia al pari di un noto produttore. Risulta, quindi facile intuire che il vino di qualche famosa cantina rischia di perdere la competizione se il vino non è all’altezza ottenendo un punteggio basso.

Vito Mezzapelle

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