L’incolore Tazaki Tsukuru e i suoi anni di pellegrinaggio

Audrey Vitale

L’incolore Tazaki Tsukuru e i suoi anni di pellegrinaggio

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giovedì 24 Luglio 2014 - 10:32

Vi e’ mai capitato di leggere un romanzo e seguirne le tracce attraverso una colonna sonora che accompagna il protagonista del racconto? Ogni volta che leggo un libro di Haruki Murakami puntualmente e con piacevole sorpresa sono costretto ad informarmi su un musicista di classica o di jazz,cercare su internet,a volte leggere la biografia su wikipedia e per fortuna ascoltare i pezzi citati nel libro attraverso le meraviglie dello streaming audio . In ogni suo libro lo scrittore  giapponese di fama internazionale Haruki Murakami accanto allo sviluppo centrale di una storia dipana un percorso parallelo ,minore,che riguarda la musica. L’artista nipponico e’ appassionato di musica e non perde occasione per mostrare questa passione nei suoi Libri, non a caso una delle sue opere più famose s’intitola Tokio blues e di recente e’ stato pubblicato in Italia un suo saggio sulla musica Jazz intitolato “Ritratti in jazz”. Nella sua ultima fatica pubblicata in Italia dalla casa editrice Einaudi che porta il titolo “L’incolore Tazaki Tsukuru e i suoi anni di pellegrinaggio” racconta la storia di un adulto ,quarantenne,che  legato alle vicende della sua adolescenza,non riesce a vivere appieno la dimensione sentimentale,affettiva. La sua vita si svolge tra il lavoro,disegna,costruisce e controlla stazioni ferroviarie,mestiere che avrebbe voluto fare da sempre e che ora svolge egregiamente dopo aver conseguito una laurea in ingegneria. La storia si svolge tra due importanti città Kobe,dove il protagonista del romanzo e’ cresciuto proprio come l’autore e la città di Tokio dove Tazaki Tsukuru vive da cui si sposta raramente e solo per motivazioni legate al suo lavoro: ad esempio non e’ mai stato all’estero. Ritorna controvoglia a Kobe dove vive ancora la madre e dove ha vissuto il trauma che tuttora segna la sua esistenza. A Kobe infatti faceva parte di un gruppo affiatato di amici che proprio l’ anno in cui Tsukuru comincia a frequentare l’università lo escludono dal gruppo senza una spiegazione e con conseguenze drammatiche per il nostro personaggio che dopo molti anni non e’ riuscito del tutto a superare.Qui si ferma il mio racconto perché’ il libro e’ veramente bello ed ognuno deve scoprire il seguito leggendo l’intera opera. Beh! Se in un romanzo cercate l’avventura,se in un libro cercate le sensazioni forti,gli intrecci avvincenti,le grandi storie d’amore non e’ il caso di intraprendere la lettura de “L’incolore Tazaki Tsukuru e i suoi anni di pellegrinaggio” ,se invece pensate che la lettura di un romanzo debba sorprendervi anche quando il narratore usa toni minori questo e’ sicuramente il libro per voi.

Vincenzo Piccione

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